Frattura al polso curata male, Asst paga i danni alla pittrice
Maria Fiore / VOGHERA
Una frattura al polso, curata male, le aveva impedito di continuare a dipingere. Questa, almeno, è stata la tesi sostenuta nella causa civile promossa da M. C., pittrice amatoriale 70enne, dopo le cure all’ospedale di Voghera. La giudice Simona Caterbi le ha dato ragione e ha condannato Asst Pavia, sotto cui ricade l’ospedale, a pagare alla donna poco più di 13mila euro tra danni biologici e morali, oltre a 5mila euro di spese legali. I fatti risalgono al 2016 e sono ricostruiti dalla stessa sentenza.
La vicenda
Secondo quanto ripercorre la decisione della giudice, tutto comincia nel 2016. Quell’anno, a luglio, la donna ha un incidente: una caduta sul pavimento mentre si trova ricoverata in una clinica dell’Oltrepo. Viene trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Voghera, dove viene riscontrata una frattura al polso. La donna viene dimessa con una prognosi di 45 giorni e poi ricoverata ancora presso una clinica per la riabilitazione, fino ad agosto.
La causa civile
Dopo alcuni mesi di terapie, però, la donna continua ad avere dolori e difficoltà a muovere il polso. Problemi che le impediscono di dipingere ancora, o comunque di dipingere nello stile con cui la pittrice era diventata nota, esponendo quadri in diverse mostre, anche in città europee.
A causare i problemi sarebbe stato, secondo i periti nominati nella causa, in parte il trattamento ricevuto al pronto soccorso, dove i sanitari non avrebbero ridotto in maniera adeguata la frattura. Da qui la decisione della giudice. Sentenza contro cui Asst può ancora fare appello.