LA SICILIA/LA GAZZETTA DELLO SPORT: “Funambolo Chiricò. E’ diventato subito un idolo”
Vediamo come la stampa locale si sofferma sulle prestazioni offerte in questo avvio di stagione da Cosimo Chiricò, che ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni alla ripresa degli allenamenti. All’interno dell’edizione Sicilia e Calabria de La Gazzetta dello Sport si legge: “Lo spazio di due partite per diventare un idolo: quasi 18mila persone hanno applaudito a […]
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Vediamo come la stampa locale si sofferma sulle prestazioni offerte in questo avvio di stagione da Cosimo Chiricò, che ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni alla ripresa degli allenamenti. All’interno dell’edizione Sicilia e Calabria de La Gazzetta dello Sport si legge: “Lo spazio di due partite per diventare un idolo: quasi 18mila persone hanno applaudito a scena aperta Cosimo Chiricò, uno dei protagonisti del successo del Catania sul Picerno. I due assist, accelerazioni, lanci lunghi, intuizioni su spazi brevi e tanta corsa. Tabbiani ha un idolo che piace al pubblico e fa girare la testa agli avversari”.
La Sicilia, invece, lo definisce “funambolo” e riporta: “E’ già la squadra di Cosimo Chiricò. E c’era da aspettarselo. Il genietto di Mesagne ha preso in mano le operazioni. Il tecnico Luca Tabbiani domenica sera nel dopo gara a domanda precisa su di lui ha glissato, come è giusto che fosse, rispondendo che in rosa ha tanti giocatori di qualità e personalità che vogliono la palla tra i piedi. Ma non Chiricò è tutta un’altra storia. Ammettiamolo. Quando l’ex Crotone in estate è sbarcato a Catania il club etneo lo ha presentato sui social accostandolo al grande pittore, scultore e scrittore Giorgio De Chirico. Il Chiricò del Catania sta incantando e dipingendo calcio”. Quello che colpisce di lui è “la personalità. Dirige l’orchestra anche quando la palla ce l’hanno i compagni. Sembra un allenatore in campo e la squadra lo segue alla lettera. Poi quando vuole si allarga sulla destra, punta gli avversari, passi corti, rientra sul mancino e inventa. Ne sa qualcosa Di Carmine che ha raccolto i suoi regali e fatto gioire i 17mila dello stadio Angelo Massimino”.
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