FIBA Europe Cup #Gara1 Finale 2021-22: grande ultimo quarto, Reggio Emilia limita i danni e ha ancora una chance per il ritorno
Dopo aver vinto la semifinale contro i danesi del Bakken Bears con una prova nella gara di ritorno in cui ha annichilito gli avversari per la Reggiana è tempo di finalissima, la prima della sua storia nella Fiba Europe Cup (anche perché ogni lustro cambiano nome e format a queste coppe “minori”). Finale che continuerà ad essere come le serie precedenti con il format andata/ritorno tanto caro alla vecchia FIBA.
Avversaria è la squadra turca del Bahcesehir College, squadra dall’anima a stelle strisce con l’aggiunta di qualche indigeno interessante; il roster è infarcito di ottimi americani dal pedigree importante come Dekker o Black, entrambi prima del Covid calcavano i parquet Nba, o l’ex pistoiese Langston Hall che meriterebbe certamente palcoscenici più nobili (ed infatti era stato sondato anche dall’Olimpia).
Nel primo tempo la squadra di Caja gioca un buon basket sotto la guida sapiente del Cincia e ribatte colpo su colpo alle folate offensive turche, soprattutto dell’ex Unics Kazan Jamar Smith. L’attacco reggiano trova spesso buone soluzioni ma è la difesa a non essere ermetica abbastanza per fermare i talentuosi avversari.
All’intervallo si va sul punteggio di 34-39 con l’impressione di una partita tirata che sarà punto a punto fino alla fine. Sbagliato! Nel terzo quarto i turchi trovano canestri facili e mettono anche quelli difficili, ampliando pian piano il divario fino al massimo vantaggio di quasi 20 punti.
In questi frangenti il body language dei reggiani parlava più di mille parole. Gambe alte, falli di frustrazione, circolazione di palla inesistente con conseguenti tiri forzati e niente più transizione che per Cinciarini e compagni significa ossigeno.
Reggio Emilia arrivava a 8 minuti dalla fine senza più speranze di vincere partita e Coppa, e nemmeno di limitare lo scarto in vista della gara di ritorno: questo era, fino a che succedeva l’inverosimile.
La squadra allenata da Ernak smetteva letteralmente di attaccare prima e di difendere poi, Reggio buttava il cuore oltre l’ostacolo e punto su punto mangiava tutto il vantaggio turco giocando più di nervi che di gambe.
Difese farcite di blitz, qualche giocatore turco battezzato da fuori, arbitraggio onestamente molto casalingo e tanti tiri comodi sbagliati dai turchi e qualcuno messo di puro agonismo. Questo il mix di ingredienti che hanno permesso a Baldi Rossi e compagni di tornare sotto nel punteggio dando un senso alla gara di ritorno in Turchia in programma tra pochi giorni ( il 27/4).
69-72 il risultato al 40 minuto e classica rissa finale dettata da eccesso di nervosismo per i giocatori che si son fatti rimontare ed eccesso di adrenalina per quelli biancorossi che hanno rimontato. Niente di grave ma mercoledì prossimo ne vedremo delle belle. Alle 19 non prendete impegni.
IL TABELLINO: UNAHOTELS REGGIO EMILIA – BAHCESEHIR COLLEGE 69 – 72
Stephen Thompson 5,5: non gioca tantissimo e nemmeno benissimo. Segna due triple ma spreca un pò troppo in situazioni di mezza transizione dove avrebbe potuto punire la difesa.
Mikael Hopkins 5: croce e delizia. Oggi più volte croce con il suo 2/9 al tiro e tante amnesie difensive e a rimbalzo. Qualche lampo qua e la ma non basta certo per raggiungere la sufficienza. In Turchia servirà di certo un Hopkins diverso.
Filippo Baldi Rossi 6: ha una mobilità laterale e verticale limitatissima, quindi gioca di intelligenza sfruttando l’esperienza. Avrei voluto vedere qualche pick and pop in più tra lui e il Cincia concluso con una sua tripla.
Arturs Strautins 6: anche lui accende e spegne a piacimento. Sbaglia parecchio al tiro ma aiuta a rimbalzo e ci mette fisicità.
Bryant Crawford 4: un uomo, un danno. Fa tre o quattro cose orribili da far venir voglia di stracciargli il contratto in faccia. Saggiamente Caja lo tiene in panca nella ripresa.
Andrea Cinciarini 7,5: abbiamo finito gli aggettivi. 20 e 9 anche stasera, contro avversari fisici e al contempo veloci. Ma che non lo conoscono, e lui è bravissimo a sfruttare tutte le armi che ha. Ogni tanto sbaglia qualche tiro o passaggio di troppo e va in overdribble con gli altri compagni fermi, ma dato il numero mostruoso di possessi giocati sia fisiologico.
Justin Johnson 7: primo tempo clamoroso con tanti jumper in fade away immarcabili. Poi cala ma aiuta comunque la squadra. Quando gioca così ricorda l’ex senese Boris Gorenc anche se ricopre un altro ruolo.
Tyler Larson 5,5: 16 minuti di anonimato. Non fa nulla per essere ricordato ma nemmeno per essere redarguito.
Hall 5,5: avrebbe i mezzi per mettere in difficoltà Cinciarini ma non li usa se non a sprazzi. Si innervosisce parecchio nel finale beccandosi anche un tecnico che lo toglie dalla partita.
Dekker 6,5: l’ex Rockets gioca solo 18 minuti, ma segna canestri belli che dimostrano che il suo talento non si è appannato. Certo in difesa non è mai stato un mastino, nemmeno ai tempi di Gonzaga, e questo nelle tonnare di queste gare viene sempre fuori.
Smith 6,5: primo tempo da leader maximo, ripresa in cui sparisce dal campo. Quale è quello vero? Lo vedremo in Turchia.
Jones 6,5: buona partita con tante giocate ficcanti e pure spettacolari.
Solomon 6: qualche buon movimento spalle a canestro ma tutto sommato potrebbe incidere di più anche visto e considerata la pessima serata di Hopkins.
Savas sv: sempre più un ingombrante soprammobile che orna la panca turca.
Baygul 4: sbaglia di tutto, per fortuna di Reggio. Ma attenzione perché è il tipo di giocatore che alla prossima è capace di metterne 25.
Black 5: in tre anni la sua parabola è stata: Lakers, Rockets, Maccabi,Zenit, Bahcesehir. Se tanto mi da tanto le prossime saranno Cremona, Orzinuovi, qualche squadra in Bahrein, campionato Uisp Silver.
Ozmirak 6,5: una spina nel fianco per la difesa reggiana, fortuna che pasticcia con 3 perse.
Candan 6,5: partita discreta per lui
SALA STAMPA
Cristiano Garbin
@garbo75
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