Saviola primo al mondo nel riciclo del legno: salvi 3 milioni di alberi
VIADANA. Primo al mondo nel riciclo di legno, il gruppo Saviola presenta il suo bilancio di sostenibilità aggiudicandosi il record di 4.8 milioni di metri cubi di legno riciclati ogni anno salvando dall'abbattimento 2,8 milioni di alberi, quanti occupebbero lo spazio dell'intero comune di Roma, ed evitando l'immissione nell'ambiente di 2 milioni di tonnellate di Co2. Prodotto in maniera volontaria con riferimento alle linee guida dello standard Gri (Global reporting initiative) per rendicontare la propria responsabilità sociale d’impresa, il primo bilancio di sostenibilità del gruppo viadanese prende in esame il triennio 2017- 2019. È un documento che «intende segnare un passo importante verso l’accrescimento di un dialogo trasparente, continuativo e costruttivo con tutti i soggetti e i gruppi che si rapportano con l’azienda» spiega il presidente Alessandro Saviola.
Sono stati coinvolti 60 stakeholder interni ed esterni al gruppo che hanno consentito di individuare i punti più rilevanti per l’azienda e i suoi interlocutori. Emerge che il 94,7% dei lavoratori è rappresentato da personale inquadrato con contratti a tempo indeterminato, che le assunzioni sono aumentate del 3% nell’ultimo triennio, che la maggior parte ha contratti a tempo pieno, la fascia di età prevalente è tra i 30 e i 50 anni ed è in crescita l’occupazione femminile con un incremento nel triennio del 5,5%.
Per formazione, salute e sicurezza dei lavoratori il gruppo nell’ultimo anno ha investito circa 1,6 milioni di euro, cifra che è aumentata nel triennio dell’81%. Gli investimenti sono progressivamente aumentati nel triennio con 23 milioni di euro nel 2019 destinati a sviluppo e tecnologia, con un aumento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Il valore distribuito dal gruppo rappresenta l’87% del totale dei valori economici generati all’interno del perimetro delle aziende italiane pari a circa 520 milioni di euro (totale fatturato Italia). Il 40% del fatturato è generato all’estero e il 60% dal mercato italiano. Il 76,5% dell’energia utilizzata per i fabbisogni produttivi è energia termica e 23,4% è elettrica.
Inoltre il 75,4% dell’energia termica necessaria deriva da fonti rinnovabili. Soltanto l’1% degli scarti di lavorazione è destinato alla discarica. Confermati gli investimenti, nonostante il periodo Covid, per il 2020 di 36,4 milioni, quindi con un ulteriore incremento del 50% rispetto agli investimenti del 2019, il gruppo ha appena proceduto all’implementazione nella sede di Mortara (Pavia) di una nuova pressa per il pannello nobilitato in grado di realizzare finiture di design e con poro a registro. —