Mantova, piano sicurezza per il parco del lungolago: previste 55 telecamere
MANTOVA. La lunga passeggiata nel parco periurbano sul lato destro dei tre laghi è ormai diventata troppo frequentata, da cittadini e turisti, per non prevedere nuove misure di sicurezza. Per questo motivo il Comune ha elaborato, tramite la polizia locale, un progetto di sicurezza urbana che prevede l’installazione di cinquantacinque telecamere lungo il percorso ciclabile e pedonale che va da porto Catena fino al parco di Belfiore. Mercoledì la giunta ha deliberato la partecipazione a un bando regionale per finanziare l’intervento.
«Il bando – spiega in una nota l’amministrazione di via Roma – finanzia progetti finalizzati al potenziamento della videosorveglianza, e quindi la sicurezza urbana, nelle aree verdi. Il progetto candidato dall’amministrazione comunale prevede l’installazione di cinquanta nuove telecamere con un investimento di circa 100mila euro di cui 80mila finanziati dal bando e 20mila a carico del Comune».
Il progetto varato dalla polizia locale prevede l’installazione di diverse tipologie di telecamere, per garantire una videosorveglianza efficace. Tra queste anche le telecamere in grado di avere una visualizzazione a 360 gradi. In città, le videocamere comunali sono oltre seicento (627 per la precisione) e si trovano ormai tanto in centro quanto nei quartieri della periferia. Sono invece del tutto assenti sui lungolaghi.
«Dopo aver implementato l’illuminazione del parco periurbano – dichiara l’assessore alla polizia locale, Iacopo Rebecchi – abbiamo voluto rendere ancora più sicura la zona, puntando sulla videosorveglianza dell’intero circuito dei lungolaghi. Le telecamere dunque, se il progetto verrà finanziato, presidieranno le ciclabili alte e basse del tratto che va da Porto Catena sino a Belfiore, all’altezza di Villa al Lago e dovrà essere realizzato entro il 30 settembre».
Il tratto oggetto dell’intervento è quello più frequentato non solo da chi fa attività sportiva e dai pescatori, ma dall’intera cittadinanza e, grazie alla vicinanza con palazzo Ducale, dai turisti. La videosorveglianza punta non solo a dissuadere i malintenzionati, ma anche a prevenire l’abbandono sulle sponde di rifiuti e altri reati di natura ambientale.