Coprifuoco a Jesolo, la festa di Halloween scatta alle 5 di mattina
JESOLO
È il più “nottambulo” dei gestori dei locali jesolani e la notte di Halloween aprirà dalle 5 alle 7 del mattino per una grande festa con i clienti affezionati e tutti quanti vorranno approfittare delle prime luci dell’alba per fare un po’di festa in compagnia.
Gli orari del dpcm, dalle 5 del mattino, sono pertanto rispettati. Alex “Amadeus”, titolare dell’omonimo pub davanti al ponte de Fero a Jesolo Paese, primo numero civico di via Roma sinistra alle porte del lido, durante i decenni di attività nel settore ha rivoluzionato i suoi ritmi vivendo e lavorando solo di notte, per dormire di giorno.
Un locale molto conosciuto il suo, che condensa bar e piastra per gli snack, consolle e dj e addirittura un palo per la lap dance. Alex è in grado di suonare alla consolle con le cuffie, preparare un club sandwich e una birra e fare animazione. In condizioni normali, restrizioni permettendo, apre alle 22,30 per poi chiudere i battenti alle 6 del mattino. Durante tutto l’anno i naviganti della notte sanno di trovare all’Amadeus pub un porto sicuro in cui bere e mangiare o ascoltare musica senza troppi problemi di vicinato. Ma il nuovo decreto è stato la fine di tutto.
«Con la chiusura alle 18», spiega Alex che non ha perso ancora il sorriso, «per me è praticamente finita. Nel weekend di Halloween ho pensato a questo evento che inizierà alle 5 di venerdì e anche di sabato mattina per concludersi alle 7. E ai clienti che verranno a trovarmi offrirò uno “shot” di benvenuto a tutti. Un piccolo assaggio di una bevanda per iniziare bene la giornata in un’atmosfera di festa che ha anche lo scopo di affrontare questo momento difficile pur nel rispetto delle regole».
Gli amici affezionati, tra cui il dj e documentarista Riccardo Ferrazzo, sono pronti allo scoccare delle 5 a entrare al pub jesolano: «Noi ci saremo per una festa all’alba anche se non sarà facile tirar tardi fino a quell’ora. L’importante è esserci per non rinchiuderci in casa, sempre nel rispetto di distanze e mascherine perché le leggi vanno rispettate, ma non possiamo rinunciare a tutto».
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