Australian Open, Medvedev: “Chi preferirei affrontare in finale tra Djokovic e Sinner? Ora vi dico che…” [VIDEO]-

Daniil Medvedev ha sconfitto al quinto set il numero 9 del mondo Hubert Hurkacz con il punteggio di 7-6(4) 6 2-6 6-3 5-7 6-4 qualificandosi per la semifinale dell’Australian Open, dove affronterà il vincente della sfida tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev. Nel corso della classica conferenza stampa post-partita il numero 3 del mondo ha analizzato il match, descrivendo le condizioni di gioco e la rapidità del campo e delle palle, con un occhio anche all’avversario dell’eventuale finale di Domenica.

Domanda: Ancora una battaglia con Hurkacz. Che cosa ha fatto la differenza nel quinto set?

Medvedev: “Sono riuscito a sfruttare le possibilità che mi ha concesso. Lui gioca davvero bene, ha una gran talento e secondo me una delle migliori volèe del circuito. Sono abbastanza orgoglioso di aver vinto qualche schermaglia a rete contro di lui. Nel quinto set probabilmente ho anche alzato il livello del mio servizio: non so perché ma lui non soffre la mia battuta. La maggior parte dei miei avversari fa fatica a rispondere al mio servizio, di solito metto a segno tanti ace e subisco pochi break ma Hubi invece riesce a rispondere con continuità, mi legge il servizio in anticipo”.

D: Per te quella di oggi è stata la seconda maratona del torneo. Quali sono le tue condizioni fisiche?

Medvedev: “Sicuramente sarà fondamentale sfruttare al meglio il giorno di riposo prima della semifinale. Venerdì sicuramente giocherò la seconda partita, quella serale, quindi avrò anche qualche ora in più per recuperare. Dopo la rimonta con Ruusuvuori al secondo turno ero abbastanza cotto, per fortuna con Felix non è stato un match tosto, ho cominciato la partita all’80% delle mie possibilità e probabilmente non sarei sopravvissuto a due battaglie consecutive. Sono stato bravo a chiudere la partita in fretta”.

D: Probabilmente non stai servendo al tuo meglio, sei stato già breakkato 18 volte nel corso del torneo. Quale pensi sia la motivazione?

Medvedev: “Non so se sia una questione di palle o di velocità del campo, ho visto che anche Novak ha perso tante volte il servizio. A dire il vero non sono molto preoccupato, guardo il bicchiere mezzo pieno: sono arrivato in semifinale nonostante i 18 break subiti”.

D: Giocatori e addetti ai lavori hanno idee contrastanti sulla rapidità del campo, delle palline e delle condizioni di gioco di questo torneo. Qual è la tua opinione?

Medvedev: “E’ difficile da dire. Le palle quando sono nuove sono davvero dei proiettili, volano, sono rapidissime e di conseguenza fanno sembrare molto veloce anche il campo. Però allo stesso tempo si consumano in fretta: se si affrontano due fondocampisti penso che l’effetto della palla nuova svanisca nel giro di sette o otto colpi. E le palle nel giro di un paio di game diventano completamente morte. Il campo in sé penso sia piuttosto rapido, non mi sembra una superficie lenta, il problema sono appunto le palle, che dopo 2 o 3 game non vanno più.”

D: Djokovic qui a Melbourne non ha mai perso né in semifinale né in finale, 10-0 in semifinale e 10-0 in finale. Sinner però sta giocando in maniera incredibile: chi preferiresti sfidare in un’eventuale finale?

Medvedev: “Onestamente non saprei. Djokovic qui è semplicemente imbattibile ma allo stesso tempo Jannik quest’anno non riesce a perdere un set nemmeno quando è sotto 1-5 nel tie break…Nelle ultime settimane del 2023 è nata una bella rivalità tra di loro, sarà una grande partita e se avrò tempo cercherò di guardarne un pezzo”.