Rischiano di costare cari al Parma i messaggi whatsapp inviati da Emanuele Calaiò a tre giocatori avversari prima della sfida contro lo Spezia dello scorso campionato di Serie B. La Procura della Figc ha chiesto per il club emiliano una penalizzazione di 2 punti e un'altra di 6 punti da scontare nel prossimo campionato di Serie A. Nel primo caso, il Parma dovrebbe dare addio alla massima serie. Brutte notizie anche per Calaiò. La Procura ha chiesto per lui una squalifica di 4 anni per tentato illecito.Mano pesante doveva essere e mano pesante è stata. Per il caso dei sospetti sms inviati da Calaiò prima dell'ultima giornata dello scorso campionato di Serie B, la Procura Federale ha chiesto di penalizzare il Parma di 2 punti. La penalizzazione andrebbe applicata alla classifica dello scorso campionato cadetto. Se confermata dalla giustizia sportiva, costerebbe al Parma la Serie A e al posto del club ducale sarebbe promosso il Palermo, che è stato ammesso al procedimento sportivo nei confronti del Parma in qualità di società direttamente interessata alla vicenda. Infatti, sarebbero proprio i siciliani a prendere il posto degli emiliani.Il Parma è stato condannato in subordine a -6 punti da scontare nel prossimo campionato. Al centro della vicenda alcuni messaggini sospetti mandati dall'attaccante emiliano Calaiò ai suoi avversari Ceravolo, Masi e De Col. Secondo la Procura, un tentativo di ammorbidire la loro posizione in vista della sfida tra Spezia e Parma, disputata all'ultima giornata dello scorso campionato e vinta dal Parma. Una vittoria che aveva sancito la promozione in A dei ducali al posto del Frosinone, fermato contemporaneamente sul proprio campo dal Foggia. Per Calaiò chiesto anche il pagamento di una multa da 50 mila euro.