San Savino a Ivrea, tante le novità, la processione partirà dal Borghetto
IVREA. Se il buon giorno si vede dal mattino, come recita un vecchio detto popolare, la lunga giornata dedicata a San Savino, estesa dalla conferenza stampa di presentazione di martedì 17, nella sala Dorata del Palazzo civico, ai giorni clou della patronale, dal 5 al 7 luglio, è davvero iniziata con il piede giusto. A partire dai pieghevoli illustrativi, distribuiti in anteprima, rivelatisi all’altezza di una manifestazione non solo a carattere locale, ma che si rivolge anche turisti da ogni dove e a persone abituate a viaggiare e a confrontarsi con manifestazioni di ogni genere. Non più, dunque, orari e appuntamenti annegati in un mare di pagine pubblicitarie, ma, finalmente, un programma conciso ed esaustivo, e molto raffinato nel suo riprendere lo stile grafico del bellissimo manifesto realizzato da Paolo Fabbri, graphic designer di Genova, vincitore del concorso per l’immagine di San Savino 2025. «La patronale che ci attende tra una ventina di giorni – commenta il sindaco Matteo Chiantore – sarà la prova che si sta riuscendo a conferire un’atmosfera global alla festa, senza tuttavia snaturarne le specificità tradizionali, richiamate nel suo sottotitolo: il Santo, i cavalli, le vie. La manifestazione si rinnoverà, come tutti gli anni, tra il sacro e il profano, ma, oltre a cavalli e processione, saprà anche divertirci tra cacce al tesoro, madonnari e Manouche Fest e cavalcate di fuoco». «Manouche Fest – sottolinea Romeo Grosso, consulente artistico – sarà la contaminazione che irromperà a San Savino con quel mix di jazz, swing e gipsy tipico della musica manouche incarnante lo spirito dell’accoglienza e della mescolanza e saprà richiamare quel melting pot già evidenziato nella partecipazione di oltre 400 artisti da tutta Italia al concorso per il manifesto».
È, quindi, Elvio Gambone, presidente di Eporedia 2004, a elencare le novità dell’edizione 2025, prima tra tutte la sfilata delle carrozze di sabato 5, che vedrà la presenza di quattro rinomate bande folk itineranti: «Bande che – precisa – non si accoderanno alla sfilata, ma si sposteranno autonomamente, per non interferire con questa e per riempire le pause tra un passaggio e l’altro». «Coinvolta anche l’Ivrea dello sport – evidenzia Gambone – con le canoe illuminate che percorreranno la Dora Baltea, in occasione del 70° anno dell’Ivrea canoa club, mentre, sulla terraferma muoverà una suggestiva cavalcata di fuoco. E, ancora, caccia al tesoro teatrale, per tutti i bambini, a cura della compagnia Oplà Teatro, e madonnari in via Arduino, che realizzeranno opere ispirate al santo patrono eporediese e alla locale tradizione equestre.
Innovazione anche nella processione con l’urna delle reliquie, che partirà dalla chiesa di San Grato, in Borghetto, aperta da bambini che spargeranno petali di fiori, seguiti da ragazze recanti in capo le matarille, e scenderà da via Arduino, proprio per coinvolgere nella festa questa via antica e mai messa al centro, come meriterebbe, dalle manifestazioni cittadine. Raggiunta piazza di Città, la processione riprenderà il percorso solito, fino alla Cattedrale, passando per un tratto di via Palestro in cui, dai balconi, pioveranno petali di rose. Quindi, messa presieduta dal vescovo». Presente alla conferenza stampa anche padre Samuele Menini, curato della Cattedrale, per recare il saluto del vescovo, monsignor Daniele Salera, impegnato a Roma: «San Savino – indica – sia colui che ci guida, ci accompagna e protegge la città, che anche nella festa patronale, come nel Carnevale, si caratterizza per questa significativa e preziosa unione tra aspetto civile e aspetto religioso che, fondendone le due anime, creano un unicum straordinario».