Maturità 2025, 406 ragazzi alla «prima tappa da adulti» tra l’Istituto Moro e il 25 Aprile-Faccio

RIVAROLO CANAVESE. Sono 406 gli studenti provenienti dagli istituti di istruzione superiore dell’Alto Canavese che si preparano ad affrontare l’esame di maturità. Sono 257, con 11 non ammessi, i maturandi provenienti dal liceo Aldo Moro di Rivarolo Canavese: 59 provengono dall’indirizzo scientifico di ordinamento, 81 da quello di scienze applicate e infine 44 dall’indirizzo linguistico. Per quanto riguarda, invece, la sezione tecnica, si registrano 51 maturandi dell’indirizzo meccanica e meccatronica, e 22 studenti dl percorso di elettronica ed elettrotecnica. «Un augurio di cuore, non solo per l'esame, ma soprattutto per la vita – commenta la dirigente scolastica dell’istituto Aldo Moro Cosetta Borelli –. Il consiglio che sento di dare loro è quello di seguire le proprie aspirazioni e realizzare i propri sogni, credendo soprattutto in se stessi». A Cuorgnè e Castellamonte, invece, dall’Istituto 25 Aprile – Faccio, saranno 149 gli studenti che si approcceranno all’esame di maturità: 84 quelli provenienti dal liceo artistico di Castellamonte, di cui 16 dall’indirizzo architettura, 18 da quello di moda e 50 da grafica. Saranno invece 64 i maturandi della sede cuorgnatese: 21 provenienti dall’indirizzo socio-sanitario, 13 da quello turistico, 22 da Amministrazione, finanza e marketing e 9 dall’indirizzo Costruzione, ambiente e territorio. «Dopo cinque anni di studio, di crescita, di esperienze insieme, è giunto il momento per i ragazzi di coronare il proprio progetto – sottolinea la vicepreside del 25 Aprile – Faccio Michela Peronino –. Questo è il loro momento, il momento per realizzare i propri obiettivi e cominciare a guardare, concretamente, al proprio futuro. Con l’augurio, di cuore, che nel farli diventare adulti anche la scuola abbia avuto una parte importante». «Ci tengo a far presente come per quanto ora si chiami Esame di Stato, la prova che i ragazzi andranno ad affrontare non cessa di essere un esame di maturità – sottolinea il preside del 25 Aprile Daniele Vallino –. Importante è che i ragazzi acquisiscano la consapevolezza di essere maturi e agiscano di conseguenza, con consapevolezza e responsabilità. Al di la del risultato è importante vivere questo esame come una tappa e un’iniziazione alla vita adulta: una nuova fase della vita dove avranno più libertà, ma nel quale gli sarà chiesto di esercitare tale libertà in modo consapevole e con responsabilità». —