La Scotti che verrà, coach Zappi si presenta: «A Pavia con ambizioni, obiettivo è migliorarsi»
PAVIA. «Vengo a Pavia con ambizioni, l’obiettivo è migliorarsi». Si è presentato così Mauro Zappi, classe 1977, romagnolo di Forlì, nuovo coach della Riso Scotti Pavia. «Ringrazio Zappi per aver scelto Pavia e per essersi messo a disposizione immediatamente per un progetto che riteniamo importante per rilanciare il basket in città – ha detto il presidente Gianmarco Centinaio nella conferenza stampa sul centrale del PalaRavizza, presenti l’assessore regionale Alessandro Cantoni, il sindaco Michele Lissia e l’assessore comunale allo sport Angela Gregorini – la pallacanestro a Pavia per merito nostro e della Sanmaurense sta vivendo un momento importante. Vogliamo toglierci delle soddisfazioni nella prossima stagione. Sono contento che tutti gli sponsor siano rimasti, altri ne arriveranno. Voglio ringraziare il magnifico rettore Francesco Svelto perché siamo l’unica società pavese non Cus che ha un stretto un grosso accordo con noi».
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Sorridente, polo blu d’ordinanza, il nuovo allenatore ha raccontato i retroscena dell’accordo con Pavia: «Ho sempre allenato a Imola e zona, iniziando nella Andrea Costa come assistente, poi sono diventato capo allenatore alla Virtus Imola e lo scorso anno ero a Castelsanpietro. Quando il mio procuratore mi ha parlato di Pavia, ho subito pensato che era una piazza importante». E in un’ora è arrivato il sì».
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Il direttore sportivo Simone Garavaglia aggiunge: «Cercheremo di tenere più giocatori possibili della squadra della scorsa annata. Stiamo poi valutando dei profili per creare un gruppo competitivo». Ancora Zappi: «L’idea è quella di competere in alto. Io parto da ciò che può essere mancato lo scorso anno come la profondità del roster o la fisicità. Partiamo dall’idea di cosa serve per arrivare in alto. Cerchiamo di prendere una linea in accordo con la società e le risorse economiche». Il concetto base di Zappi è per una pallacanestro moderna, non solo tiro da tre punti pic and roll fra play e pivot, ma tanta versatilità. «Credo che oggi fare l’allenatore sia prima di tutto bilanciare l’aspetto tecnico con quello umano –ha sottolineato il coach forlivese – io mi adatto alla squadra e ai giocatori che ho a disposizione. Due anni fa avevo i giocatori per poter sviluppare la mia idea, la scorsa stagione dopo una settimana ho stracciato quanto avevo preparato e ricominciato daccapo. Mi piacerebbe avere una squadra con una certa taglia fisica, intercambiabile nei ruoli, con atletismo e dinamismo, oltre a una certa fisicità. Non esistono solo il tiro da tre punti o il gioco fra play e pivot, ad esempio a Imola ho sviluppato un gioco in post basso non solo dei lunghi ma anche degli esterni che avevano vantaggi fisici e che sfruttavano. Oggi la pallacanestro va in quella direzione ed è una cosa che ho riscontrato in tutti i gironi. Chi non l’aveva alla lunga ha patito, un po' come Quarrata nel 2024/25, mentre quest’anno è stata promossa in B nazionale».
La preparazione
La preparazione di Pavia scatterà attorno al 17-18 agosto. «Mi occorrono sei settimane di lavoro prima dell’inizio del campionato – spiega Zappi – considerato che il torneo partirà il 28 settembre, ecco che tra il 18 e il 20 agosto cominceremo la preparazione. La prima settimana sarà a disposizione dello staff atletico e medico, quindi quattro settimane di lavoro e l’ultima calibrata verso l’esordio in campionato».
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