Casteggio è pronta a tuffarsi nel Medioevo
CASTEGGIO
Due giornate in cui immergersi nelle abitudini di vita del Medioevo. Sabato e domenica, nel parco della Certosa Cantù, a Casteggio, andrà in scena una rappresentazione storica che ricostruisce fedelmente il contesto medievale, compresi alcuni momenti di scontri armati. L'organizzazione della manifestazione “Il Medioevo siamo noi” è curata da Manuela Caramella, vicepresidente dell'associazione culturale compagnia d'arme “La lancia spezzata”.
«Lo scopo di questo evento è di ridare dignità ad un periodo storico ingiustamente bistrattato. Allestiremo postazioni didattiche proprio per illustrare le attività che venivano svolte nel Medioevo, e saranno inscenate fasi di battaglia», spiega Manuela Caramella. Il pubblico potrà quindi conoscere da vicino la quotidianità del Medioevo.
«L'epoca di riferimento è l'ultimo quarto del '300. Come momenti didattici, mostreremo l'attività dell'armaiolo, la filiera produttiva della lana, il ceramista che lavora al tornio, e altri aspetti della vita medievale. Tra l’altro, alcuni scavi hanno riportato alla luce dei resti di produzione di una fornace di ceramica tardomedievale presente nella zona di Voghera , oggi custoditi nel Museo Archeologico di Casteggio ».
Il programma delle due giornate avrà inizio sabato dalle 14.30 alle 19, con l'area di Certosa Cantù aperta al pubblico; si potrà assistere ai combattimenti da un terrazzamento. Domenica, alle 10.30, corteo per le vie di Casteggio, alle 12 visita alle postazioni didattiche e alle 17 rappresentazione della grande battaglia, con spade e armi in asta. Parteciperanno all'evento compagnie medievali di Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche. L'aderenza agli usi dell'epoca sarà ben visibile anche negli abiti indossati:«Non si tratta di costumi, ma di vestiti realizzati con le stoffe dell'epoca, e con la massima attenzione ai dettagli, come lo strascico dell'abito femminile che non doveva oltrepassare i 60 centimetri». Ci saranno poi i saponi medievali, con tre differenti ricette, in base al ceto sociale di appartenenza e tante altre interessanti curiosità.
ALESSANDRO QUAGLINI