Locazioni turistiche: +80% in un anno
Ivrea
A sette anni dall’ingresso di Ivrea nel patrimonio mondiale dell’umanità, la capacità ricettiva turistica in Canavese accelera e cambia fisionomia. L’offerta di posti letto, tra le carenze ben note del territorio, comincia a colmare il gap, e non solo a Ivrea. Con un distinguo di fondo: se il comparto alberghiero tradizionale rimane sostanzialmente stabile, a trainare la crescita sono le locazioni turistiche e, più in generale, il settore extra-alberghiero. Appartamenti, case vacanza, agriturismi e affitti brevi rappresentano oggi il vero motore dell’espansione ricettiva locale. I numeri: aumentano da 9.686 a 12.071 i posti letto complessivi, con le locazioni turistiche (passate da 349 a 632 appena in un anno, +80%) a spiegare un delta positivo pari al 25% di posti letto in appena dodici mesi. Il che attiva a cascata tutta una serie di filiere di prossimità fatte di ristorazione, commercio, servizi, dalle pulizie alle colazioni. Oltre ai maggiori arrivi derivanti dalla cassa di risonanza prodotta dalla vetrina Unesco, di cui in termini di promozione territoriale beneficia tutto il territorio, a determinare la spinta al cambiamento nell’offerta ricettiva è sempre di più il turismo outdoor e il turismo dei cammini, tanto che anche in Canavese comincia a delinearsi una trasformazione radicale proprio nel modello di turismo offerto, ora più diffuso sul territorio, flessibile, integrato nei centri abitati e nei borghi, capace di intercettare soprattutto turismo estero e soggiorni brevi. Questo racconta il 2025, anno in cui sono andate consolidandosi le tendenze sviscerate nel 2024 dall’Osservatorio regionale del turismo, incrociando questi che sono gli ultimi dati ufficiali aggregati con il percepito degli operatori. Tutto questo, per altro, fa riflettere alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove regole per i proprietari che affittano immobili per brevi periodi, previste nella Legge di Bilancio, con le quali il Governo dal 2026 andrà a modificare la disciplina delle locazioni brevi, con l’obiettivo di distinguere in maniera netta l’attività occasionale da quella imprenditoriale.
Dal punto di vista geografico, Eporediese e Ciriacese si confermano le aree più dinamiche, concentrando insieme oltre il 60% dei posti letto complessivi. Cresce anche il Chivassese, che pur partendo da una base numerica più contenuta mostra tassi di sviluppo significativi. L’aumento della capacità ricettiva si riflette anche sui flussi, nel 2024 articolati in 124.951 arrivi (i check in) e 386.031 presenze turistiche (il numero di pernottamenti). In un anno le presenze turistiche in Canavese sono cresciute del 10,6%, con una componente sempre più importante legata al turismo internazionale e arrivi in aumento da Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera. Un segnale chiaro di maggiore attrattività del territorio nella sua interezza, capace ora di intercettare soggiorni brevi e turismo esperienziale, andando oltre Ivrea e il suo Carnevale. Il quadro locale si inserisce in una tendenza più ampia. In Piemonte, tra il 2015 e il 2024, i posti letto complessivi sono aumentati del 55,1%, mentre il numero di strutture alberghiere ha registrato una progressiva contrazione.