Lo Monaco, Barsotti, Arpaia, Ordine, Tringali e Fabbroni a Radio Napoli Centrale
Lo Monaco: “L’unica perplessità sono le quattro sconfitte, per il resto il Napoli vola. Lucca? Azzurri obbligati a pagarlo”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco: “Le squadre che si contendono lo scudetto cominciano a essere qualcuna in più. Mi sorprende la Juve di Spalletti, che sta cominciando a giocare da grande con una mentalità non che non vedevo più. Al Napoli serve la continuità. Lo scudetto si vince con la continuità. Però la vittoria di Cremona è stata molto importante, la Cremonese ha dato del filo da torcere a tutti. Il paragone con lo scorso anno? Non lo faccio, sono chiacchiere che riempiono le pagine dei giornali. Non è il caso di pensare ai punti in meno o in più. Quello che vale la pena sottolineare sono le quattro sconfitte. Questo onestamente non me lo aspettavo. In genere una squadra che vince lo scudetto fa 4-5 sconfitte in tutta la stagione. Col recupero di tutti La Rosa del Napoli è già al completo. Ci sono anche dei giovani interessanti come Vergara, che andrebbero valorizzati. Lucca? Il Napoli ha un obbligo di riscatto e deve pagarlo. È possibile rivedere i termini dell’accordo, ma solo se anche l’Udinese è d’accordo: cosa comunque improbabile”.
Barsotti: “Cambiare modulo e migliorare la squadra dopo gli infortuni non è da tutti. Hojlund in campo è cattivo al punto giusto”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista di Dazn Giovanni Barsotti: “La partita contro la Cremonese si inseriva in un calendario che poteva diventare complicato. Per il Napoli vincere è stato molto importante, e va sottolineata la crescita esponenziale di Hojlund, così come quella di Lobotka. Il Napoli ha un centrocampo forte. Mi è piaciuta molto la prestazione di Juan Jesus contro un calciatore furbo ed esperto come Vardy, che può rubare la palla in qualsiasi momento. Tutti ci dicono che Inter e Napoli sono le squadre più forti del campionato: Conte e Marotta fanno un po’ il loro gioco. L’allenatore del Napoli è un po’ rindondante, ma dice anche delle cose abbastanza vere quando si riferisce alle strutture e al budget negli anni. Alla fine è normale tirare un po’ di acqua al proprio mulino. Anche la questione infortuni è piuttosto oggettiva, per questo Conte sottolinea che è stato costretto a cambiare modulo. Non è una cosa da tutti adattare il modulo all’emergenza e avere grandi risultati. Hojlund? Mi ha colpito la sua personalità e la sua cattiveria in campo, a volte è spietato. Ma è stato anche molto umile quando è uscito dal campo e qualcuno lo ha anche un po’ preso in giro perché lo voleva più carico. Paragone con Lautaro? È molto prestigioso, ma il potenziale del danese è vicino a quello di un grande attaccante come Lautaro”.
Arpaia: “Gutierrez non è ancora l’esterno perfetto per Conte: deve migliorare dal punto di vista fisico”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista de “Il Mattino” Gennaro Arpaia: “La partita di campionato dopo la Supercoppa poteva essere un’insidia, e il Napoli ha dato un’ottima risposta. Lazio? Non so se ci saranno effetti dopo le proteste contro gli arbitri. Spesso queste azioni, come quella di Lotito con la sua PEC, si ritorcono contro. Bisogna comunque sempre fare attenzione alle situazioni arbitrali, tutte le squadre rischiano e quando c’è il Napoli in campo le attenzioni sono sempre particolari, perché si tratta di una grande squadra. È normale che ci siano pressioni da questo punto di vista. Per la Lazio non sarà semplice lavorare per una settimana senza il suo allenatore. Gutierrez? Non so se è ancora un giocatore perfetto per Conte, ma ha propulsione offensiva e ha la potenzialità per diventare davvero un’arma in più per questo Napoli. Forse in questo momento ha qualche carenza dal punto di vista fisico e su questo dovrà migliorare. Mercato? Si naviga a vista. C’è Elmas che si sta rivelando un grande jolly, ma forse oggi col nuovo modulo può servire forse un altro esterno d’attacco. Lang? Manna sembra non voler precludere nessuna uscita quando dice che tutto è possibile. Non mi stupirei se a fine gennaio conteremo qualche elemento in meno nel Napoli”.
Ordine: “Conte conosce bene Marotta e sa dove pungerlo nei suoi lato deboli”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Franco Ordine: “Conte e Marotta? Fin quando c’è questo cazzeggio noi giornalisti ci divertiamo molto con titoli e interviste. Il ragionamento che fa Conte è un ragionamento calcistico, secondo me un po’ più alto, perché parla di strutture societarie, di tradizioni. Invece dall’altra parte si gioca un po’ a nascondino, e mi riferisco a Marotta. Non capisco invece Chivu, che dice che non vuole rispondere a Conte e poi parla in modo un po’ sgradevole. Fa quel riferimento all’ “odore” che non tutti hanno capito. Chivu parlava del precedente di Parma-Napoli quando Conte ha detto qualcosa a Gagliardi, secondo dell’allenatore rumeno all’epoca. Conte fa un discorso oggettivo, il Napoli dal punto di vista delle strutture e dello stadio è carente: inoltre non ha la seconda squadra. Sono cose che a Conte farebbero piacere, penso. L’allenatore del Napoli è un raffinato combattente: conosce perfettamente le strategie e i comportamenti di Marotta. Per questo lo va a pungere sul lato debole, che conosce molto bene”.
Tringali: “Insigne non è esattamente ciò che serve alla Lazio, ma Sarri gli ha promesso di portarlo in squadra”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista di “Tuttosport” Francesco Tringali: “Insigne? La Lazio è molto riservata su questo, ma ci vorrà almeno una settimana. Sarri verrà dimesso oggi e forse può tornare ad allenare domani. L’allenatore ha promesso a Insigne di portarlo a Roma e probabilmente ci riuscirà. Va detto che il club biancoceleste ha intenzione di puntare sui giovani, e l’operazione Insigne un po’ stona. Però Insigne è una garanzia a livello tattico, ma avrà bisogno di tempo per tornare in forma. La Lazio ha bisogno maggiormente di altri profili, come uno o due centrocampisti e forse un attaccante centrale. Castellanos? È fuori più per motivi tecnici che per il mercato. Sarri gli ha preferito Noslin e attualmente Dia non è disponibile per la Coppa d’Africa. Noslin si sta dimostrando decisivo, anche da subentrante. La battaglia di Lotito contro gli arbitri? Non fanno che innervosire ancora di più il mondo arbitrale. Non penso che questa guerra di Lotito possa portare dei vantaggi alla Lazio. Sarri recupererà Basic e Guendouzi, quindi ritrova il centrocampo titolare. Cancellieri è favorito per stare nel tridente con Noslin e Zaccagni”.
Fabbroni: “Il mercato a saldo zero porterà il Napoli a fare necessariamente poche operazioni”
A Radio Napoli Centrale, nel corso di “Un calcio alla radio”, è intervenuto il giornalista Mario Fabbroni: “Conte e Marotta sono due marpioni. Si ributtano a vicenda l’onere della lamentela. È una sorta di pallone medico che i due si passano a vicenda. Alla fine vedremo chi dei due se lo ritroverà poi tra le mani. È normale che ci siano grandi aspettative per il 2026, che sarà anche l’anno del centenario. Hojlund? Secondo me ha tutto per arrivare ai livelli di un grande attaccante. Dipende anche dalla squadra che ha intorno, deve essere forte. Questi calciatori che sanno di essere superiori alla media hanno bisogno di esaltarsi in una grande squadra, forte e competitiva. È evidente la voglia di vincere del danese, sta facendo un lavoro di grande livello. Il Napoli deve essere vincente. Mercato a saldo zero? Secondo me il Napoli resterà quasi integralmente fermo. Si sfrutteranno le occasioni. Il Napoli dovrà prepararsi a spendere ancora per la prossima estate, ma potrebbero esserci anche delle cessioni. Ci sono dei calciatori in esubero, ma anche i prestiti non sono facili. Ovviamente, come al solito, sarà determinante la volontà di Conte. Il suo rinnovo? È presto, ma sarebbe importante affrontarlo adesso perché alla fine della stagione gli umori potrebbero essere determinanti”.
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