Quando iniziano i saldi invernali 2026: tutte le date regione per regione
Con il termine delle festività natalizie, torna uno degli eventi più attesi dagli appassionati di shopping: l’avvio dei saldi invernali 2026. Come di consueto, questa stagione di sconti rappresenta un’occasione imperdibile per rinnovare il guardaroba con acquisti mirati e intelligenti, evitando spese impulsive.
Per affrontare al meglio questo periodo è essenziale conoscere il calendario dettagliato e le normative che regolano prezzi, cambi e modalità di pagamento.
Calendario regionale dei saldi invernali 2026
Nella maggior parte delle regioni italiane, la partenza dei saldi invernali 2026 è fissata per sabato 3 gennaio. Tuttavia, alcune autonomie locali hanno previsto date di avvio leggermente diverse, così come variano anche i periodi di conclusione, che in molte realtà si spingono fino a marzo.
Ecco le date aggiornate regione per regione:
- Abruzzo: dal 3 gennaio al 3 marzo
- Basilicata: dal 3 gennaio al 1° marzo
- Calabria: dal 3 gennaio al 4 marzo
- Campania: dal 3 gennaio al 3 marzo
- Emilia-Romagna: dal 3 gennaio al 3 marzo
- Friuli Venezia Giulia: dal 3 gennaio al 31 marzo
- Lazio: dal 3 gennaio al 15 febbraio
- Lombardia: dal 3 gennaio al 4 marzo
- Piemonte: dal 3 gennaio al 28 febbraio
- Sicilia: dal 3 gennaio al 15 marzo
- Toscana: dal 3 gennaio al 3 marzo
- Veneto: dal 3 gennaio al 28 febbraio
- Liguria: dal 5 gennaio al 18 febbraio
- Marche: dal 4 gennaio al 1° marzo
- Molise: dal 4 gennaio al 4 marzo
- Puglia: dal 4 gennaio al 28 febbraio
- Sardegna: dal 4 gennaio al 4 marzo
- Umbria: dal 4 gennaio al 4 marzo
- Valle d’Aosta: dal 2 gennaio al 31 marzo
- Provincia autonoma di Trento e Provincia autonoma di Bolzano: dall’8 gennaio al 5 febbraio
Queste variazioni sono dettate dalla normativa regionale e tengono conto delle specificità locali e delle esigenze del commercio. Un aspetto fondamentale da conoscere per uno shopping consapevole riguarda la trasparenza dei prezzi durante i saldi.
La legge italiana impone ai commercianti l’obbligo di esporre in modo chiaro e leggibile il prezzo originale, quello scontato e la percentuale di ribasso. Lo sconto deve essere calcolato sul prezzo più basso applicato nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi, al fine di evitare pratiche scorrette come il rialzo artificiale dei listini per rendere più appariscenti le offerte.
Per quanto concerne il diritto al cambio o al reso degli articoli acquistati in saldo, non esiste un obbligo automatico per i negozianti. La possibilità di sostituire un capo o restituirlo dipende dalle politiche commerciali adottate da ciascun esercizio.
Alcuni negozi concedono il cambio come cortesia, altri lo limitano a pochi giorni o lo escludono del tutto per i prodotti scontati. Resta salva la tutela prevista dalla legge in caso di prodotti difettosi o non conformi, che consente al consumatore di richiedere riparazione, sostituzione o rimborso.
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