Gli ucraini che lavorano devono lasciare l’ex Cairoli. I profughi: «Non siamo autonomi»
«Lasciateli qua per favore, non mandateli via». È l’appello lanciato all’indirizzo della Prefettura da una delle interpreti che segue il gruppo di profughi ucraini accolti a Belluno. Nei giorni scorsi, l’Ufficio immigrazione ha inviato una lettera all’ex asilo Cairoli, dove si trovano 42 ucraini (di cui sette bambini). Nella missiva si ricorda che chi sta lavorando non potrà più beneficiare dei contributi statali, quindi dovrà lasciare la struttura di accoglienza entro una settimana.
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