Guastalla, al vaglio immagini e testimonianze per individuare i ladri dei vasistas
GUASTALLA. Sembra essere diventata la “nuova moda” dei ladri, quella di entrare nei bar o nei negozi attraverso le strette finestre poste sopra le vetrine, quelle finestrelle a vasistas che a volte rimangono aperte anche negli orari di chiusura per far circolare l’aria all’interno del locale.
Un incubo per titolari di esercizi pubblici e commercianti. Il ladro, agile come un gatto, grazie all’aiuto di un complice si cala dalle finestrelle. Uno spazio stretto ma sufficiente a una persona di corporatura piuttosto esile.
Partendo da questa considerazione, i carabinieri stanno svolgendo accurate indagini per tentare di individuare la banda che fa razzia nei locali della provincia reggiana passando attraverso i vasistas.
La banda si è lasciata alle spalle una scia di furti: partendo da quelli avvenuti da inizio febbraio a Cella di Reggio Emilia, il 10 febbraio hanno colpito a Calerno, Sant’Ilario, Gattatico, Poviglio, più recentemente a Campagnola e in particolare a Guastalla, dove hanno derubato due negozi di abbigliamento (“Anima Store” e “Moda Lucia”), una fioreria e un bar del centro storico.
Il furto al negozio di fiori “Il Girasole” ha un precedente datato 13 luglio 2018, eseguito con la stessa tecnica del vasistas. E chissà che i ladri non siano gli stessi di quattro anni fa.
All’epoca l’effrazione venne ripresa dalle telecamere della rivendita di tabacchi che si trova proprio accanto al negozio di fiori. Dalle immagini erano stati notati due giovani dall’apparente età di 20 anni che si erano introdotti dallo sportello vasistas che si trova sopra la porta d’ingresso principale, che si apre dall’interno con lo scopo di aerare il locale.
I ladri, una volta entrati nel negozio, si erano subito diretti al registratore di cassa dal quale avevano prelevato 70 euro tra banconote e monete. Sul bancone c’erano anche un computer portatile e un iPod. A far gola ai malviventi era stato proprio l’iPod: uno dei ladri l’aveva messo in tasca ma, durante la fuga, era caduto dentro un vaso situato vicino alla porta d’ingresso. Il furto avvenne poco dopo le due di notte. I ladri provarono pure ad abbassare il tendone della tabaccheria per non essere visti dalla strada ma inutilmente: i due giovani entrati dalla finestrella si videro in modo molto netto.
Come avvenuto quattro anni fa, gli investigatori stanno vagliando i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza attive nelle zone in cui sono avvenuti i furti alla ricerca di alcuni elementi che possano portare all’individuazione degli autori dei colpi.
I carabinieri hanno anche invitato la cittadinanza a collaborare: se qualcuno, casualmente, avesse notato qualcosa di sospetto nell’ora e nella zona in cui sono avvenuti i furti, potrebbe aiutare le forze dell’ordine comunicando ciò che ha visto.
È stata incrementata anche la sorveglianza da parte dei carabinieri della compagnia di Guastalla, che nelle ore notturne perlustreranno alcune zone sensibili della città. Non si esclude però che la banda possa essersi spostata in altre zone della Bassa reggiana o della Bassa mantovana per colpire ancora bar e negozi sfruttando le solite finestrelle.
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