Sembra un campo da calcio africano, ma invece è a Mira. Oltre cento ragazzi costretti a giocare in mezzo alla polvere. La rabbia dei genitori
«Se il Comune di Mira non risolverà in tempi brevi la situazione vergognosa dei campi da calcio dell’area dello stadio “Ennio Gazzetta“ a Mira Porte, porteremo centinaia di ragazzi ad allenarsi nella piazza davanti al municipio sotto le finestre dell’ufficio del sindaco». Non le manda a dire Davide Bacchin, presidente della società Città di Mira Galaxy, che promette una protesta simbolica ma efficace per mettere in evidenza una situazione vergognosa che vede centinaia di ragazzi allenarsi ogni giorno in mezza ala polvere. Ma non solo i campi di allenamento sono disastrosi. anche il campo da calcio principale dello stadio Ennio Gazzetta, dove gioca la squadra che milita in Prima Categoria è in condizioni pietose.
POLVERE
Lo scorso settimana, dall'antistadio di Mira mentre i ragazzi giocavano una partita degli esordienti è salita per capirci, una incredibile nuvola di polvere che ha avvolto tutto, giocatori, terreno di gioco. «Un terreno di gioco», dicono alcuni genitori imbufaliti, «che ci si aspetterebbe di vedere, senza fare paragoni offensivi, solo per il clima c’è lì, alle periferie di Tripoli in Libia o nelle repubbliche dell’Africa Centrale non a Mira, dove invece sarebbe bastato aver fatto funzionare l’atteso impianto di irrigazione, chiesto a ripetizione dallo scorso ottobre. Non essendoci un sistema di irrigazione, la polvere avvolge tutto e i ragazzi si allenano e giocano in condizioni ormai inaccettabili :è difficile persino respirare quando si gioca da tanta polvere che c’è». E poi fanno notare altri: «il campo principale, quello dello stadio assomiglia ormai ad un campo di patate».
LA RABBIA DEL CLUB
Una soluzione provvisoria nel frattempo è stata trovata grazie all’impegno dei dirigenti della società di calcio. «La nostra società», dice il presidente Bacchin, «ha complessivamente iscritti in tutte le fasce di età, 480 ragazzi. Da agosto scorso la situazione è insostenibile. Grazie a degli accordi che abbiamo preso in questi giorni siamo riusciti a far allenare una settantina di ragazzi al campo sportivo di Oriago. I campi di Marano e Borbiago già ospitano tantissimi altri di ragazzi per gli allenamenti». A rincarare la dose anche il direttore sportivo della società Alessandro Vescovi. «I genitori dei ragazzi», dice Vescovi, «sono furiosi e hanno ragione. Il Comune di Mira ci ha fatto sapere che una soluzione è in arrivo a breve, ma è da mesi e mesi che segnaliamo disagi. Se il campo dell’antistadio e quello centrale sono senza irrigazione, è anche vero che tutti sono senza illuminazione».
LA RISPOSTA DEL SINDACO
Una risposta arriva dal sindaco di Mira Marco Dori. «Capiamo», dice Dori, «il disagio delle famiglie e degli atleti, ma come amministrazione siamo stati pronti a finanziare e programmare il nuovo impianto di irrigazione, sia dei campi secondari che di quello principale. Le ditte sono pronte, ma stiamo attendendo l'autorizzazione regionale per il pozzo attraverso il quale attingere l'acqua di falda. Il Genio Civile ha già comunicato che farà un sopralluogo in settimana. Questa situazione deve però farci anche riflettere sulla siccità che sta colpendo il nostro territorio. Sono molti i campi di provincia in questa situazione e lo sport può essere motivo di riflessione sul cambiamento climatico».