Ivrea, la giunta vara un tavolo permanenteper le pari opportunità
IVREA
Un tavolo permanente, interamente dedicato alle politiche di genere, come strumento di partecipazione e rappresentanza dei soggetti che promuovono le politiche di pari opportunità e contro ogni forma di discriminazione. Lo ha deliberato la giunta comunale di Ivrea in occasione della Giornata internazionale della donna.
Il tavolo sarà un organismo per l’incontro e il confronto sulle tematiche di parità, pari opportunità e contro le discriminazioni, con funzioni propositive, consultive e di supporto verso l’amministrazione. «La giunta ha voluto formalmente istituire il tavolo come luogo per garantire una voce a tutte le anime della città che operano in questo settore - spiega l’assessora alle Pari opportunità Gabriella Colosso - traendo il meglio dal contributo di ciascuno e offrire un valido strumento di supporto all’azione direttrice del mio assessorato». Sarà quindi un tavolo aperto ai rappresentanti di enti e istituzioni che hanno al proprio interno un servizio dedicato alle pari opportunità, di associazioni o organizzazioni di volontariato o comitati.
«Gli obiettivi del tavolo saranno quelli di affrontare un aspetto peculiare del tema delle parità - prosegue l’assessora Colosso - attraverso gli interrogativi del tempo che viviamo: lavoro, ambiente, famiglia, attualità, genere, scuola, cultura in tutte le sue accezioni e relazioni. La cultura, un tema importante in cui si tratta di accompagnare i cambiamenti avvenuti, le nuove libertà delle donne e la lotta agli stereotipi. Ecco che diventa molto importante rendere concreta la politica, anche nel piccolo di una amministrazione locale, cercando di dare risposte ai nodi che riguardano la felicità delle persone».
Indispensabile sarà quindi promuovere iniziative in grado di rafforzare e alimentare la cultura delle pari opportunità per tutti e in particolare delle pari opportunità uomo-donna. Si cercherà di contribuire a eliminare gli ostacoli che impediscono ai soggetti possibili vittime di discriminazione (popolazione LGBTQ+) e in particolare alle donne, di avere una piena espressione nella vita politica, sociale, culturale ed economica della città.
«Bisogna capire che la politica non è distante come appare, è partecipare nella dimensione comune e pubblica per contrastare l’avanzamento delle discriminazioni - conclude Coloss - come ad esempio la discriminazione fortissima nell'uso del tempo tra uomini e donne riguardo al lavoro di cura. Dobbiamo parlarne, dobbiamo affrontare insieme i problemi e insieme cercare di fare in modo di cambiare la vita quotidiana delle persone».