La Fondazione Carigo accelera e riapre sabato il Giardino Viatori per i festivi e il weekend

foto da Quotidiani locali

GORIZIA Un regalo di Pasqua per la città e non solo: riapre sabato il Giardino Viatori, interessato da parecchio tempo da una lunga serie di interventi in primis per la sua messa in sicurezza, ma anche per renderlo visitabile lungo tutto l’arco dell’anno o quasi.

I lavori più recenti hanno subito qualche rallentamento, pure a causa del meteo. La conseguenza è che non tutti i percorsi sono accessibili. Di sicuro, sono aperti quelli dello scorso anno. E, con tutta probabilità, già nelle prossime settimane se ne potrà ammirare qualche altro. Il Giardino, in particolare, aprirà i sabati, le domeniche e i festivi, dalle 10 alle 18. I sabati, più nel dettaglio, il primo ciclo di visite è previsto dalle 10 alle 11.30, il secondo dalle 11.30 alle 13. Dalle 13 alle 14 è poi in programma una pausa. Quindi, nei pomeriggi ci saranno altre visite suddivise in quattro cicli: dalle 14 alle 18 della durata di un’ora ciascuna. La domenica e i festivi, il primo ciclo di visite avrà sempre luogo dalle 10 alle 11, il secondo dalle 11 alle 12 e il terzo dalle 12 alle 13. Da quell’ora e fino alle 18, le aperture saranno le stesse dei sabati.

Le prenotazioni sono consigliate tramite il sito https://viatori.agricolamontesanpantaleone.it/. «Ferma restando l’ordinaria gestione del Giardino, è sulla manutenzione straordinaria che la Fondazione Carigo ha voluto accelerare. Con un importante investimento è stata infatti avviata un’articolata opera di riqualificazione che prevede la risistemazione dell’intera area. I lavori sono volti al miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità ai percorsi pedonali da parte di tutti, incluse le persone con difficoltà nella deambulazione. L’obiettivo è di aprire il sito per la maggior parte dell’anno e non solo nella stagione della fioritura a partire dal 2025» afferma Alberto Bergamin.

Continua il presidente della Fondazione Carigo: «È altresì in fase di completamento il collegamento tra la Valletta delle azalee con il laghetto, come lo sono gli interventi riguardanti la parte più bassa del giardino. Del resto, anche il laghetto sarà riqualificato per renderlo il più decorativo possibile: era stato pensato già da Luciano Viatori per il raccoglimento delle acque piovane in funzione dell’irrigazione. Una lungimiranza che però non è più sufficiente a far fronte al cambiamento climatico, a causa del quale, pertanto, si è dovuto ricorrere al Consorzio di Bonifica della Venezia Giulia per la riprogettazione e gestione dell’impianto di irrigazione. Non solo, l'area della piscina antistante l’infopoint, oggi interrata, sarà ristrutturata per poter ospitare anche degli eventi culturali aperti al pubblico».

Gli fa eco Rossella Digiusto: «Siamo felici di vedere come procedono i lavori al giardino Viatori e già stiamo pensando a sviluppare, assieme alla cooperativa Agricola Monte San Pantaleone di Trieste, varie iniziative affinché esso possa costituire una delle aree più apprezzate nell’anno della Capitale europea della Cultura e, naturalmente, anche in futuro - afferma il direttore generale della Fondazione Carigo -. Di certo, faremo in modo che tali iniziative si leghino ai temi della sostenibilità e del paesaggio, elementi chiave che la Fondazione sta portando avanti pure all’interno dei suoi progetti Carigo Green. Il Giardino sarà quindi uno dei punti strategici per affrontarli».