Dopo la vittoriosa trasferta in terra sarda contro la Dinamo Sassari per le ragazze della Reyer è giunto il tempo della semifinale di Eurocup con uno scoglio piuttosto alto da superare, le talentuose London Lions.

E per una volta i pronostici sulla carta sono stati rispettati, con le inglesi che hanno messo in difficoltà le orogranata come mai prima in questa stagione nessuno era riuscito a fare. E’ il secondo quarto (chiuso 20-3 per le leonesse di Londra) a dare la svolta al match.

Trovatesi sotto di quasi 20 punti però le ragazze di Mazzon hanno avuto la classica reazione che le ha riportate a contatto fino alla fine, lasciando che sia il match di ritorno a decidere quale delle due squadre andrà in finale.

Ci sarebbero molte considerazioni da fare, le dico man mano che mi vengono in mente. Secondo me il percorso quasi netto della Reyer fin qua ha alterato la percezione che noi dall’esterno (ma anche loro dall’interno) abbiamo di questa squadra.

Secondo me per certi versi ha overperformato se analizziamo soltanto le caselle vittorie-sconfitte. Contro le squadre medio piccole non ha mai lasciato alcun tipo di scampo, forte della lunghezza della panchina e di una fisicità nelle lunghe non pareggiabile da team di caratura minore.

Ad altissimo livello però le cose cambiano, con ad esempio Shepard che fa una fatica mostruosa a ritagliarsi i suoi spazi ed i suoi tiri.

O Pan, che non ha mai più di un decimo di secondo per caricare il suo tiro letale perché le penetratrici fanno fatica ad acquisire il vantaggio dal palleggio o dal pick n roll che poi normalmente si tramuta in un paio di secondi regalati a Pan per tirare da 3 piedi per terra.

Quindi, e nell’analisi tralascio la difesa, il panorama cambia e di molto.

Le Lions sono squadra fisica specie nel reparto ali, non profondissima ma con un super quintetto. Nei primi 20 minuti ha costretto Venezia ad un ritmo basso, stritolandola in difesa con anticipi continui togliendo tutte le opzioni preferite alle giocatrici veneziane

Cosa è cambiato nella ripresa? Il ritmo di gioco, semplice: è sembrato quasi che Mazzon abbia detto a Villa “vai, gioca come sai ed al ritmo che vuoi”. E quando Matilde gioca al suo ritmo diventa un fattore con la effe maiuscola con le sue penetrazioni ed i suoi scarichi per le compagne, ma tutta la squadra poi si muove all’unisono generando attacco partendo dalla difesa e viceversa

Peccato solo che praticamente questo sia avvenuto dopo 20 minuti sul meno 16. Ma, in vista del ritorno, lascia parecchie speranze alla Reyer di passare il turno; certo servirà difendere meglio soprattutto su Fagbenle ma anche su Gustavsson che in coppia hanno segnato 38 punti con percentuali altissime.

Teniamo anche conto che al Taliercio le inglesi hanno tirato male da 3 punti, si potrebbe anche decidere di scommettere un po’ di più sull’eventuale serata storta perché quel che è sicuro è che lasciando il 59% da due come fatto stasera le probabilità di vittoria sono veramente pochine.

Delle singole ne parlo qua sotto nelle pagelle, ma una cosa inizio a dirla: la scintilla di questa Reyer quando fa fatica arriva molto spesso dalla sua giovane guida, Matilde Villa. Bene, benissimo direi.

Il lato oscuro della luna però è che ci sono state in estate delle scelte che ora si stanno rivelando se non sbagliate quantomeno generanti perplessità. Come quella ad esempio di lasciare Delaere per una Makurat che sta regredendo di partita in partita, ed ormai è relegata ad essere l’ottava o nona ad entrare con prestazioni molto spesso anonime di una decina di minuti.

Due mesi fa scrivevamo che poteva essere un periodo derivante dal recupero dall’infortunio ma ora è veramente tanto tempo che l’ex Sassari è poco brillante ma soprattutto poco inserita nei meccanismi Reyer, è come fosse spersonalizzata.

Un altra scelta è stata quella della conferma di Shepard. A mio avviso è una giocatrice fortissima fino ad un certo livello, quando si supera quel livello fisico/atletico va in difficoltà e la Reyer questo non se lo può permettere come anche la F4 di Torino ha dimostrato. 

Aspettiamo comunque, perché tra 7 giorni tutte queste parole potrebbero essere tranquillamente cestinate, e melo auguro dal profondo del cuore perché vorrebbe dire Reyer in finale

Ma restiamo concentrati sulla gara di ritorno, dando appuntamento a settimana prossima rimanendo ottimisti perché nonostante tutto quanto scritto qua sopra la Reyer ha le potenzialità per andare a fare il colpaccio a Londra. Ce lo auguriamo tutti, essendo rimasta l’ultima squadra italiana in lizza nelle Coppe .

IL TABELLINO:  Reyer Venezia 68 – London Lions 69

LE PAGELLE

Lorela CUBAJ 6: è in campo nella rimonta finale, ma nel primo tempo a parte un paio di canestri soffre tanto Fagbenle ma anche la fisicità diffusa delle altre. Il plus minus poi la punisce non rendendo giustizia sulla sua partita comunque discreta

Francesca PAN 5,5: si vede poco, le inglese non le lasciano ricevere e tirare. Lei si adatta ma così facendo non incide, tranne che nel finale con quei 3 liberi preziosissimi

Martina FASSINA 5,5: subisce la fisicità avversaria sia davanti che dietro e non riesce mai a trovare i suoi spazi per pungere la difesa londinese

Awak KUIER 6,5: in difesa è imprescindibile, le sue lunghe leve aiutano tanto. In attacco va a sprazzi come spesso le capita, tante buone giocate ma poco continua

Matilde VILLA 7,5: primo tempo in cui gioca, come tutta la squadra, sotto ritmo: la riscossa veneziana nella ripresa parte da lei e con lei si propaga per tutta la squadra con azioni e canestri talvolta incredibili. Per molti, ma non per Matilde. E quando sarà più efficace da dietro l’arco, buonasera ai suonatori……

Jessica SHEPARD 5: 10 punti e 7 rimbalzi sono un tabellino discreto ma le partite si devono guardare: in difesa un pianto con chiunque fosse l’avversaria e in attacco soltanto conversioni di buoni assist e di buoni attacchi di squadra con facili appoggi. Per il resto tanta fatica anche a tirare contro avversarie più alte, lunghe e più esplosive di lei

Lisa BERKANI 6,5: la solita Lisa, punti messi a segno di talento alternati ad errori che ad un certo livello paghi, come le perse banali o i passi evitabilissimi sul finale nel miglior momento Reyer

Anna MAKURAT 5: non so più cosa scrivere di lei se non che attualmente fa l’ottavo/nono uomo. Chissà come sarebbe andata con Delaere al suo posto……

Gaia GORINI 6,5: entra gelata come un ghiacciolo ad inizio ultimo quarto per far rifiatare Matilde e si prende un palleggio arresto e tiro dei suoi con la personalità della grande giocatrice. Poi tira un airball da 3 e raccatta due liberi, tirando le somme un contributo più che apprezzabile

Cristiano Garbin

@garbo75

IG: garbin_cristiano

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