Il sindaco: richieste insostenibili per aprire la Dugoni
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Fumata nera tra amministrazione e Sport Management. Il gestore ha pagato la prima rata di canone arretrato
MANTOVA. Sport Management ha cominciato a pagare il suo debito nei confronti del Comune di Mantova, ma la riapertura della piscina Dugoni è ancora lontana.
Nei giorni scorsi c’è stato l’incontro tra l’assessore allo sport Paola Nobis e il sindaco Mattia Palazzi da una parte e i vertici della società che gestisce il centro natatorio di viale Montegrappa dall’altra, in cui si è ribadita la volontà del gestore di onorare il suo debito ma non si è raggiunto quell’accordo auspicato tra le parti per riaprire al pubblico l’impianto chiuso da marzo.
«Le richieste che ci ha fatto Sport Management sono troppo onerose - afferma l’assessore Nobis - Noi vogliamo riaprire la piscina e capiamo che il gestore avrà meno ricavi, ma non possiamo mettere a rischio lo sport di base, anch’esso in sofferenza come il nostro bilancio, dato che ancora non sappiamo quanto riceveremo dallo Stato. Vogliamo andare incontro alle esigenze del gestore della Dugoni, però non possiamo andare oltre un certo limite». E aggiunge: «È positivo che la società abbia cominciato a pagare la prima rata del debito e abbia programmato di estinguerlo entro l’anno».
Delle richieste avanzate dai privati parla il sindaco Mattia Palazzi: «Ci hanno chiesto che tutte le utenze siano pagate dal Comune, un contributo economico e l’azzeramento del canone di concessione . Sono richieste assolutamente insostenibili per il Comune - dice senza mezzi termini - La volontà nostra di andare loro incontro esiste, ma il rischio di impresa deve restare in capo al soggetto privato». Detto questo, si tenterà ancora di raggiungere un accordo che «ci consenta di aprire la piscina il prima possibile - dice Palazzi - magari il 25 giugno». Il sindaco ha avocato a sè la trattativa con Sport Management: «Nei prossimi giorni - dice - chiamerò i vertici e vedrò di trovare con loro un punto d’accordo per far sì che la piscina apra al più presto. Anche per loro l’impianto deve aprire il prima possibile ».
Intanto, come ha annunciato la Nobis, Sport Management ha già versato nelle casse del Comune i 20mila euro della prima rata di giugno, cominciando così ad estinguere il debito maturato tra il 2018 e il 2019 per non aver pagato la concessione.
«Abbiamo raggiunto l’accordo sulla rateizzazione - dice l’assessore - Il gestore pagherà 20mila euro in giugno, luglio e agosto. La rata salirà poi a 30mila euro per i mesi di settembre, ottobre e novembre per chiudere poi con 18mila euro da versare entro dicembre». In totale 168mila euro per chiudere con il Comune la partita dell’arretrato e aprire quella degli aiuti.
Senza dimenticare il fronte dei lavori di ammodernamento del centro natatorio che Sport Management si era impegnata ad eseguire nel 2014, quando ottenne dall’allora giunta Sodano una proroga di dieci anni della concessione, dal 2020 al 2030. Il progetto dei lavori per un ammontare di 797mila euro (più Iva) è all’attenzione dell’ufficio tecnico del Comune: «Entro questa settimana dovrebbe arrivarmi la relazione» afferma l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli. Dopodiché il progetto sarà sottoposto all’attenzione della giunta, che dovrà dare il suo ok definitivo.