Mantova, per il centro sportivo pure l’idea Borgochiesanuova
Nel risiko delle strutture il San Lazzaro potrebbe condividere i campi dei Santi. Le altre opzioni Migliaretto e Bosco Virgiliano. Per ora i baby Acm al Cugola
MANTOVA. Il progetto Mantova di patron Maurizio Setti punta forte sul settore giovanile e su strutture di alto livello dove far allenare i ragazzi ed è proprio questo tema che è stato al centro del proficuo incontro di venerdì 12 giugno in municipio con Mattia Palazzi. Il primo cittadino si è impegnato a studiare per il 2021 un progetto che assicuri al club di Viale Te la costruzione di un centro sportivo e al vaglio ci sono diverse possibilità. Fra queste anche quella che riguarda la zona di Borgochiesanuova, dove sorgono i campi utilizzati dal San Lazzaro. L’ipotesi sarebbe quella di uno spostamento del club del presidente Valenza al Migliaretto, per condividere le strutture con il Sant’Egidio San Pio X. Nel contempo, il Mantova avrebbe in dote la zona di Borgochiesanuova.
Le altre ipotesi riguardano appunto l’utilizzo da parte del Mantova dei campi del Migliaretto, magari con un’idea futura di allargamento qualora fosse disponibile negli anni a venire la zona ex aeroporto. Altra soluzione potrebbe essere poi la zona di Bosco Virgiliano, dove c’è il Cugola e sono in fase di realizzazione altri campi per la Mantovana. Proprio con questa società l’Acm avvierà una collaborazione per la prossima stagione, con la condivisione dei campi per le giovanili e probabilmente anche con una scuola calcio targata Mantova. Per ora la prima squadra continuerà invece a utilizzare al Te il “Dante Micheli” e il “Massimo Paccini”, che la società guidata dal presidente Masiello ha curato particolarmente anche durante il periodo di lockdown.
Dopo la promozione in C, dunque, i primi passi di Viale Te sono per strutturare un club che abbia le spalle larghe per assicurare continuità nel professionismo. La prossima settimana o al massimo entro giugno dovrebbero tenersi l’assemblea dei soci e il cda per prendere le prime decisioni che riguarderanno la trasformazione in Srl e la formazione di un organigramma che comprenda tutte le figure (dal segretario sportivo all’addetto stampa e altre) obbligatorie in Lega Pro. E da lì dovrebbero arrivare anche certezze sulle nomine di ds e allenatore, propedeutiche al mercato.