Mantova: identificati e denunciati tre componenti della gang che ha terrorizzato piazza Virgiliana
Tre ragazzini di 15, 16 e 17 anni sono stati denunciati dai carabinieri per aver rapinato e picchiato un gruppo di coetanei. Proseguono le indagini per individuare il resto della banda
MANTOVA. Fuggendo prima dell’arrivo dei carabinieri pensavano di averla fatta franca. Un'illusione. Le indagini dei carabinieri di Mantova li hanno incastrati. Tre dei sette giovani che, esattamente una settimana fa, avevano aggredito un gruppo di minorenni in piazza Virgiliana, rubando loro cinque biciclette, sono stati individuati e denunciati al tribunale per i minorenni di Brescia. Hanno rispettivamente 15, 16 e 17 anni. Dovranno rispondere di rapina, rapina impropria, furto aggravato, lesioni e percosse. Due delle vittime, lo ricordiamo, erano state costrette a ricorrere alle cure mediche per lesioni, con prognosi di 15 e 2 giorni.
Le indagini, tuttavia continuano: altri quattro componenti la baby gang starebbero per essere identificati. Un successo investigativo quello ottenuto dai carabinieri della compagnia di Mantova. L’episodio - lo ricodiamo - aveva destato molta preoccupazione tra i residenti della zona, oltre che fra i genitori dei tanti ragazzi che frequentano il centro della città.
Dopo aver raccolto le denunce delle vittime del grave episodio, ascoltato i testimoni e visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri hanno potuto orientare le indagini verso gruppi di coetanei dei ragazzi aggrediti.
L’attività si è poi articolata in quotidiani e sistematici controlli serali nelle zone di ritrovo giovanili in città e nella prima periferia. Sono state impiegate 10 pattuglie ogni sera per individuare l’esatta composizione dei gruppi ed acquisire ulteriore materiale utile alle indagini. Fra lunedì e venerdì i controlli hanno interessato piazza VIrgiliana, piazza Sordello, piazza Cavallotti , piazza Martiri di Befiore, il lungolago Gonzaga, il quartiere Lunetta e altre aree sensibili del centro. Ciò ha permesso di chiudere il cerchio intorno alla baby gang, individuandone i componenti in ragazzi ancora minorenne di origine magrebina, tutti residenti in città.
Le indagini sono state sviluppate d’intesa con la procura della Repubblica del tribunale dei minorenni di Brescia, con la massima velocità. A condurle è stato il Nucleo operativo e Radiomobile di Mantova, il cui comandante Il sottotenente Mario Faiella, ha saputo ottimizzare la sinergia dei due reparti da lui dipendenti: la sezione Radiomobile con competenze di pronto intervento e controllo del territorio, intervenuta la sera dei fatti; la sezione Operativa con competenze investigative e la cui indagine è culminata con la denuncia degli aggressori.