Sdoppiamenti e traslochi. Si ricomincia in emergenza

MANTOVA. Si partirà in presenza, ma non tutti insieme. E cioè, alcuni classi saranno sdoppiate e un’altra, addirittura, sarà costretta ad emigrare. Solo così potrà essere rispettato il distanziamento imposto dalle norme anti Covid. Lunedì 14 settembre sarà una ripartenza a dir poco sofferta per la scuola primaria Martiri di Belfiore, istituto comprensivo 3.

Un riavvio dopo mesi di chiusura che avviene «in emergenza», fanno sapere direttamente dalla scuola. Fino all’ultimo si era sperato di evitare trasferimenti e smembramenti di classi con la soluzione provvisoria di un prefabbricato noleggiato dal Comune; e invece, quel container che avrebbe dovuto ospitare tre classi e risolvere i problemi di spazio «arriverà solo a fine ottobre».

In attesa, si dovrà fare di necessità virtù e inventarsi altre soluzioni. Cosa prontamente fatta dalla dirigenza scolastica che ha predisposto lo sdoppiamento di cinque classi (metà degli alunni in un’aula e metà in un’altra) e il trasferimento di un’altra nel plesso della Bertazzolo, scuola dello stesso comprensivo della Martiri ma situata in via Conciliazione, non proprio vicinissima. Su quali classi si riverbererà il maggior disagio della ripartenza in tempo di Covid-19 la dirigenza scolastica ha steso una spessa cortina di riservatezza invocando la privacy.

Fatto sta che la scuola ripartirà anche con un orario ridotto 8-12, unico modo per garantire comunque a tutti le lezioni in presenza. È stato anche diversificato l’orario di entrata e di uscita delle 21 classi, sfruttando tutti gli ingressi della scuola. Così, per evitare assembramenti, sono stati anche diversificati gli orari di ingresso e uscita per gruppi di classe, fissando tra le 7.55 e le 8.15 quelli per raggiungere le aule e tra le 11.55 e le 12.15 per lasciarle. Ogni bambino dovrà essere accompagnato da un solo adulto e dovrà indossare la mascherina fino a quando non si sarà accomodato al proprio banco.

Si riparte, dunque, «grazie al grande impegno profuso dal personale docente, dai collaboratori e dalla dirigente scolastica, sia quella che è appena entrata in carica sia quella precedente» tengono a far sapere dalla scuola. E rivelano di aver chiesto da tempo al Comune spazi alternativi dove trasferire le aule: «Alla fine ci hanno proposto solo il Dopolavoro ferroviario che poi, per motivi di sicurezza, si è rivelato inadatto».

A quel punto è passata la soluzione del prefabbricato da prendere a noleggio da una ditta specializzata in costruzione e posa di moduli scolastici, la Tecnifor spa di Sangemini (Treni). La determina dirigenziale con cui viene autorizzata la fornitura è stata firmata venerdì scorso, per un costo di poco più di 123mila euro. Il maxi container arriverà, però, «tra un mesetto» dicono ottimisticamente dal Comune, da dove si fa anche osservare che «il via libera della scuola per questa soluzione è arrivato solo una settimana fa».

Insomma, Via Roma sostiene di aver fatto tutto il possibile per accontentare la Martiri e andare incontro alle sue esigenze. E precisa che «contestualmente al montaggio del prefabbricato, il settore lavori pubblici sarà impegnato a realizzare i sottoservizi necessari, come i collegamenti alla rete fognaria per i bagni e l’allacciamento all’impianto elettrico».