Rapid Olimpia, il silenzio sul tampone lascia sperare in un esito favorevole
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MANTOVA. Il caso di sospetta positività che ha portato al rinvio, domenica 4 ottobre, della partita di Seconda categoria girone P fra Rapid Olimpia e La Cantera, rimane per il momento non chiarito. Anche se è opportuno ricordare come, a oltre 72 ore dall’effettuazione del tampone, il silenzio del giocatore interessato e la mancata presa in carico della situazione da parte dell’Ats (come si desume dall’assenza di comunicati al giocatore e al suo medico curante), oltre alla non trascurabile condizione di buona salute dei giocatori della Rapid Olimpia e dell’Union Team (a San Giorgio, domenica 27, il giocatore avrebbe fatto parte del Rapid Olimpia che in quella sede aveva giocato la prima di campionato), porta a pensare in maniera favorevole a una soluzione tranquilla.
Il 5 ottobre il Rapid Olimpia ha diramato questo comunicato: «Relativamente al sospetto caso di Covid-19 che ha interessato un proprio atleta, la società Fcd Rapid Olimpia ribadisce di essersi attenuta con la massima precauzione ai protocolli ministeriali. Ritiene altresì corretta la scelta di aver chiesto il rinvio della partita contro La Cantera, che ringraziamo unitamente alla Figc di Mantova, per aver condiviso la scelta di non disputare la gara a livello precauzionale. Per quanto riguarda il tampone effettuato privatamente dall'atleta, siamo in attesa di conoscerne l'esito definitivo. Al momento la società ha deciso di sospendere la seduta di allenamento della prima squadra di mercoledì in attesa degli accertamenti sanitari e delle eventuali indicazioni delle autorità preposte».
La vicepresidente del Crl Paola Rasori fa chiarezza sulle possibili soluzioni della vicenda: «Quando, dopo un tampone, l’Ats riceve la comunicazione della positività di un soggetto nel più breve tempo possibile contatta l’interessato e avvia l’indagine epidemiologica partendo dalle informazioni riguardanti le persone che hanno avuto con il contagiato contatti stretti, cioè quelle persone che per circa 15’ sono state con il soggetto. Le informazioni costituiscono pertanto il fulcro dell’indagine epidemiologica, nel rispetto della privacy, affinché le persone coinvolte con il soggetto contagiato, prudenzialmente in isolamento dalla notizia di positività, abbiano la possibilità di verificare la loro condizione di salute. Nel caso del Rapid Olimpia è indispensabile attendere la comunicazione dell’Ats alla persona positiva, unico destinatario della comunicazione. Sarà poi lui, ove necessario, a informare le persone che ha frequentato della situazione».