Fontana non fa concessioni: da lunedì studenti a casa
MANTOVA. «Alcuni sindaci hanno detto che non accettano l'ordinanza limitatamente alla didattica a distanza (Dad). Ne ho preso atto e mi assumo personalmente la responsabilità della decisione». La dichiarazione del presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo la riunione con Anci e sindaci sulla imposizione della didattica a distanza totale alle scuole superiori da lunedì, ha fatto capire a presidi e insegnanti che difficilmente il governatore introdurrà mitigazioni al provvedimento. E si stanno adeguando.
«Sembra chiaro che dovremo procedere con un progressivo ritorno alla Dad – dice il presidente di Aisam, l’associazione delle scuole mantovane, Massimo Pantiglioni – noi abbiamo sempre fatto presente che molti istituti non hanno a disposizione una strumentazione abbastanza potente in grado di collegare in rete tutti gli studenti contemporaneamente. Inoltre riteniamo che il problema sia nell’affollamento su alcune linee del trasporto scolastico».
Qualche preside chiederà agli insegnanti di collegarsi con i propri studenti da casa propria. È ad esempio quello che accade al tecnico Mantegna, che, come spiega il preside Alessandro Cau, ha già applicato una rigorosa Dad per il 50% degli allievi. Da lunedì i docenti, tranne quelli che chiederanno di poter fare queste operazioni da una postazione all’interno della scuola, torneranno a fare lezione a distanza come ai tempi del lockdown.
Gli istituti dovranno anche garantire le attività di laboratorio in presenza, come pure dovranno assicurare la possibilità degli studenti certificati di continuare (se lo richiedono) a frequentare fisicamente la scuola. All’istituto Fermi (1.850 studenti) la preside Marianna Pavesi, spiega che da lunedì «si partirà con il 50% circa degli studenti a casa a seguire le lezioni sulla piattaforma e l’altra metà a scuola per le attività di laboratorio». Anche il Falcone di Asola proseguirà con la Dad al 50%, ma si sta predisponendo per farla totale. Al liceo Classico Virgilio, la preside Carmen Giovanna Barbieri e la vice, Elena Orlati, spiegano che per la prossima settimana proseguirà la formula mista.
«Ci stiamo organizzando per la didattica a distanza completa anche dando in comodato d’uso i portatili agli studenti che ne sono sprovvisti». Intanto il consigliere provinciale con delega alla scuola, Francesca Zaltieri, spiega che «la Provincia sostiene con forza l’idea che si differenzino gli approcci. Laddove le condizioni lo permettano evitiamo la Dda totale. Siamo d’accordo con la posizione espressa dal sindaco Mattia Palazzi e da Anci: continuare la scuola in presenza parziale con rimodulazione degli ingressi e il potenziamento dei trasporti». In una nota, infine, Prc critica la decisione del ministro Azzolina, di far svolgere i concorsi per docenti in presenza (anche in alcune scuole mantovane) invitando i docenti che non potranno parteciparvi perché positivi o ammalati a presentare ricorso. —