Senza Cortese la Staff Mantova soffre molto ma doma il Bergamo
MANTOVA. La Staff cala il tris di vittorie dopo il tris di sconfitte iniziali e si regala un dolce Natale al terzo posto del girone verde di A2 pur se in affollata compagnia. Ma quanta fatica per domare il pimpante Bergamo che non merita per niente l’ultima posizione ancora al palo. Alla giornata no di James ha fatto da contraltare la giornata super dell’altro statunitense Weaver: 25 punti (record stagionale) e 11 rimbalzi in soli 25’. Ma anche Ghersetti, Maspero e Bonacini, pur a tratti, hanno inciso mentre Ferrara è il solito gigante in difesa.
Si parte con la non gradita sorpresa di Cortese a bordo campo: una contrattura in settimana lo ha costretto allo stop. Quindi titolare parte Ferrara. Staff con le polveri bagnate al via: 0-8 con due triple sbagliate da James e Ghersetti e troppi pasticci. Finalmente Weaver a segno dopo 3’ a secco. Il lungo americano domina sotto canestro in attacco e riporta i suoi sotto: 7-10 al 5’ e 9-12 al 6’. Entra Maspero che piazza la tripla (la prima di squadra su sette tentativi) ed è pareggio sul 14. Il primo vantaggio arriva sul libero di James: 17-16 a 20’’ dalla prima sirena. Lo stesso James fallisce di poco il canestro da lontano allo scadere. Ma può bastare visto lo 0-8 dal quale si era partiti.
Alla ripresa la Staff continua a beneficiare della dinamicità di Maspero ma il migliore in campo finora è Ferrara, monumentale in difesa e pure efficace come assist man. Coach Di Paolantonio concede alcuni minuti a Ziviani che si fa valere. La tripla di Ghersetti, rientrato dopo un po’ di riposo, porta al +4 al 15’. Mantova resta davanti ma non riesce a dare la scossa per un break consistente. Anzi, non fosse stato per due clamorosi errori da sotto del bergamasco Seck, gli Stings si sarebbero ritrovati sotto. Il contro-sorpasso è solo rimandato: due ‘bombe’ dello scatenato Purvis e di Zugno ed è 35-37 al 19’. Ci pensa SuperMario con la seconda tripla a rimettere davanti Mantova quando si va al riposo (38-37). Ma nella ripresa servirà una Staff più efficace. L’assenza di Cortese, certo, è un handicap. Se poi l’altra bocca da fuoco James, il bomber biancorosso, a metà partita sfoggia un 2/11 dal campo (0/5 da tre), con soli 5 punti all’attivo, allora le cose si complicano ancor più. Bene invece Weaver (15 punti e 7 rimbalzi) e il capitano (8 punti) che ha messo due delle sole tre triple biancorosse. È mancato, come testimonia l’avvio stentato, il ritmo giusto, la fluidità in attacco nel saper trovare i varchi nella buona difesa ospite.
Si ricomincia con Weaver ancora tonico sotto il tabellone in attacco: 43-37, massimo vantaggio biancorosso. Purvis però è un indemoniato e Bergamo resta attaccato. Un bel canestro in sospensione e un contropiede entrambi firmati da Bonacini lanciano sul +8. Sarà la volta buona? Si va anche a +11 ma Bergamo reagisce e va all’ultimo riposo a soli 4 punti sotto. James è ancora un oggetto misterioso (7 punti) e il merito del break, purtroppo non decisivo, è di Bonacini (13 punti finora).
Dopo un minuto e mezzo del quarto decisivo addirittura arriva il pareggio sul 55 con Seck: parziale da 0-11. La tripla di Maspero rimette avanti i biancorossi e una stoppata di Ferrara ferma lo stesso Seck. Tripla di Bonacini ed è di nuovo +6. Coach Calvani rigetta nella mischia il temuto Purvis: c’è da sudare. James finalmente vede il canestro ma Bergamo non molla. Si entra negli ultimi 2 minuti con gli Stings avanti sempre di 5-6 punti mentre la squadra ospite comincia a perdere i pezzi: Pullazi fuori per 5 falli. Weaver mette un canestro importante che libera la tensione della squadra biancorossa e permette anche a James di mettere finalmente la tripla che dilata il vantaggio su un 75-63 finale molto bugiardo.