L’anziana fu truffata: ora il condannato dovrà risarcire le suore

BORGO VIRGILIO (cerese). Per otto anni di fila, dal 2009 al 2016, spacciandosi per un consulente finanziario, aveva spillato ad un’anziana di Cerese quasi 150mila euro. Quando i parenti della donna hanno scoperto la truffa, lo hanno denunciato. Dario Arianna, 29 anni, di Borgo Virgilio, è stato condannato per truffa aggravata a un anno e sei mesi, e 500 euro di multa, oltre al risarcimento del danno che dovrà essere quantificato con un processo civile. Ma la vittima, Luciana Crestale, nel frattempo è morta, non prima di aver redatto un testamento in cui lascia i suoi averi in eredità alle suore Orsoline del convento di Milano.

E le religiose, a cui la donna, ex suora laica, era molto legata, venute a conoscenza della vertenza, si sono insinuate nel procedimento, anche perché sul conto della Crestale erano rimasti soltanto 3mila euro, a fronte dei 150mila soffiati dal finto consulente. L’eventuale risarcimento quindi andrà a loro. Tutto comincia quando Luciana Crestale svincola da un investimento 150mila euro, la sua quota dell’eredità dei genitori. Ne parla con degli amici di vecchia data, che le propongono di affidare il denaro al loro figlio, esperto in investimenti.

L’anziana, che ha un passato la suora laica, non ha figli e vive sola, decide di fidarsi e consegna il denaro nelle mani del giovane, aspettando di vederne i frutti «Te li investo io, sono un esperto» raccontava Arianna all’anziana con cui nel frattempo aveva intrecciato un rapporto di amicizia. Ma tutto quel gruzzolo, invece di finire su fondi d’investimento o essere impiegato per l’acquisto di altri prodotti finanziari, restava nelle sue tasche, anzi sarebbe stato utilizzato in parte per ristrutturare la sua abitazione. Per il giovane, da anni l’anziana era diventata una sorta di bancomat, dal quale prelevare soldi a cadenze prestabilite. A bloccare la truffa alcuni parenti della donna che avevano scoperto che i suoi risparmi erano improvvisamente spariti. A suo dire, l’anziana quei soldi glieli aveva regalati, per aiutarlo a comprare la casa, che è riuscito ad acquistare. Tra i documenti che Arianna ha prodotto, figurava anche un foglio in cui, di suo pugno, ha scritto che i 150mila euro costituiscono una donazione per l’acquisto di un immobile. — R.C.