Caso Foibe, esposto al prefetto di Mantova:«Abuso di potere del sindaco»
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Pd e Agire protestano per la revoca della sala civica chiesta per presentare il libro. «Il primo cittadino può intervenire così solo se è in pericolo l’incolumità pubblica»
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. I capigruppo di minoranza Maurizio Caristia (Pd) e Nicola Ferrari (Agire) hanno presentato un esposto alla prefettura per protestare contro la revoca dell’autorizzazione della sala civica da parte del sindaco Enrico Volpi, chiesta per la presentazione del volume di Eric Gobetti E allora le Foibe? (edizioni Laterza).
«Il sindaco ai sensi del Testo unico degli enti locali – scrivono Ferrari e Caristia – ha poteri in materia di ordine pubblico e adotta ordinanze contingibili e urgenti in caso di pericolo per l’incolumità dei cittadini, ma non ha poteri di gestione amministrativa diretta, né tanto meno ha un potere gerarchico nei confronti dei dirigenti, né ha poteri di riformare, revocare o avocare a sé o altrimenti adottare atti e provvedimenti di competenza della dirigenza».
Non accennano a diminuire i toni della polemica, a ventiquattro ore dalla presentazione del libro di Gobetti che si terrà domani, 17 febbraio, alle 18.15 alla sede della Cgil in via Desenzani. L’Anpi ha accusato il sindaco che «interpellato telefonicamente, dichiara di non conoscerne (del libro, ndr)il contenuto ma di basarsi sugli articoli di stampa. Aspettiamo di capire cosa potrebbe turbare l’ordine pubblico tanto da impedire ad una associazione di informare la cittadinanza su dati storici accertati riguardanti la nostra storia comune».
Volpi, per contro, ribadisce di «avere a cuore la divulgazione, la formazione e il dibattito storico, come ampiamente dimostrato in questi anni con le nostre qualificate iniziative di livello accademico, anche nello specifico della tragedia delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata, così come l’affermazione e il rafforzamento costante dei valori costituzionali contro ogni forma di totalitarismo e di sopraffazione e come la valorizzazione della ricorrenza del 25 Aprile, non a caso da noi attuata». Il sindaco ricorda anche che «nel comunicare la decisione agli organizzatori e nel sottolineare il loro pieno diritto a realizzare l’evento in altro ambito privato, ho informato gli stessi della necessità, qualora volessero procedere in questo senso, di concordare preventivamente con le forze dell’ordine ogni aspetto organizzativo, al fine di garantire la piena sicurezza per la cittadinanza».