È febbre da bunker, a Mantova boom di richieste per i rifugi antiatomici
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Cinquecento telefonate tra richieste di informazioni e per vendite vere e proprie. Sette di queste sono arrivate dal Mantovano. Alla ditta Minus energie di Bagnolo San Vito, che normalmente si occupa di impianti di trattamento dell’aria per centri direzionali, piscine e strutture sportive, questo boom di chiamate da famiglie che vogliono dotarsi di un bunker antiatomico è come un viaggio nel tempo
MANTOVA. Cinquecento telefonate tra richieste di informazioni e per vendite vere e proprie. Sette di queste sono arrivate dal Mantovano. Alla ditta Minus energie di Bagnolo San Vito, che normalmente si occupa di impianti di trattamento dell’aria per centri direzionali, piscine e strutture sportive, questo boom di chiamate da famiglie che vogliono dotarsi di un bunker antiatomico è come un viaggio nel tempo indietro fino alla Guerra fredda, o all’incidente alle centrale nucleare di Chernobyl, oppure al terremoto del 2012.
La guerra in Ucraina e le dichiarazioni di Putin, d’altronde, non sono purtroppo frutto della fantasia collettiva. E la paura di un terribile utilizzo dell’armamento nucleare (o chimico o biologico) è divenuta (o tornata) palpabile. «Ci sono arrivate email di persone che asseriscono di non riuscire più a dormire per l’ansia – racconta il titolare Giulio Cavicchioli – credo che la maggior parte delle persone che ci ha contattato per dotarsi di un bunker nbc (che protegge da attacchi nucleari, chimici e biologici ) abbia semplicemente pensato che, probabile o improbabile che sia, l’impiego di armi atomiche è comunque un evento possibile. Chi decide di far costruire un bunker nel giardino di casa, in fondo, fa una scelta dettata dalla speranza nel domani. Sceglie la vita e non la morte». L’impresa di Bagnolo si affida a una ditta svizzera specializzata. Il costo per costruire un bunker varia dai 2.500 ai 3mila euro al metro quadrato e la dimensione per una famiglia media è di 25-30 metri quadrati.
«Chi non ha un cortile e vive in città può pensare di mettere in sicurezza uno scantinato – spiega Cavicchioli –. Va tenuto presente che in caso di conflitto ncb, la permanenza in un bunker non è di mesi, ma di settimane, perché dopo un certo intervallo di tempo le condizioni ambientali diventano stabili. Un bunker, in ogni caso, può essere utilizzato come camera di sicurezza anche per altre situazioni: per custodire oggetti preziosi o ripararsi in caso di presenze minacciose in casa, in attesa delle forze dell’ordine».