Quasi un quarto dei mantovani è stato infettato dal virus. I dati della Regione: in due anni 1.773 decessi nella nostra provincia, 52 dal 20 febbraio
MANTOVA. Più di centomila. Per l’esattezza 100.026. Tanti sono i contagiati dal Covid nel Mantovano (quasi un quarto dell’intera popolazione) dal 6 marzo 2020, giorno in cui la prefettura di Mantova ha cominciato a contare i positivi e a comunicarne giornalmente il numero.
A far superare quella che è una vera e propria soglia psicologica sono i 312 positivi di domenica 27 marzo comunicati dalla prefettura nel suo bollettino quotidiano. Un numero impressionante quegli oltre centomila infetti in poco più di due anni, che si affianca a quello dei decessi in provincia di Mantova, 1.773 nello stesso periodo, come riportato dal sito ufficiale della Regione Lombardia.
Tra il Sars Cov 2 nella sua forma originaria e le varianti che si sono succedute, dalla Delta alla Omicron con le recenti sottovarianti, il virus ha picchiato duro anche qui. Basti pensare che al 20 febbraio scorso i positivi erano 91.350, con 1.721 morti segnalati dalla Regione, di cui 245 a Mantova. A sabato 26 marzo il numero dei positivi era salito a quota 99.734, con 1.773 decessi, di cui 251 in città (sempre dati forniti dal Pirellone e consultabili sul suo sito internet). In 34 giorni, dunque, il virus ha raggiunto più di 9mila persone e provocato la morte di 52 persone (di cui sei a Mantova).
Non esiste il dato disaggregato per province lombarde sui ricoveri nei reparti ordinari Covid e nelle terapie intensive. Il dato regionale tra fine febbraio e fine marzo parla di una significativa diminuzione dei pazienti infetti negli ospedali e questo trend è stato sicuramente registrato anche al Carlo Poma di Mantova grazie alla campagna vaccinale, che qui ha raggiunto più persone rispetto ad altre province.
L’ultimo dato della fondazione Gimbe relativo ai contagi nella settimana che va dal 16 al 22 marzo parla di 535 positivi nel Mantovano ogni 100mila abitanti, con un aumento del 35,2% rispetto ai sette giorni precedenti. I dati giornalieri successivi lasciano intendere che non vi è stato alcun rallentamento nella diffusione del virus, anche se i vaccini hanno fatto da scudo per limitare la gravità dell’infezione.
Domenica 27 marzo, dunque, i nuovi positivi sono stati 312, in calo rispetto agli oltre 400 del giorno precedente, ma sufficienti a far superare quota 100mila. Da fine 2020, primo anno di pandemia, i contagiati, complice anche un aumento di tamponi per individuarli, sono stati in costante aumento. Dai 15.969 del 31 dicembre 2020, si è passati ai 47.300 del giorno di San Silvestro del 2021, fino ad arrivare agli oltre centomila di domenica 20 marzo.