Isa, il fumetto/10: La marchesa conta i like… Povero Fra, altro che gioielli
MANTOVA. Isa è alle prese con Fra, il quale vorrebbe impegnare i gioielli della moglie: ha bisogno di soldi per sostenere la candidatura a cardinale di suo fratello Sigismondo Gonzaga. Sigismondo, nato nel 1469, a dieci anni fu avviato alla carriera ecclesiastica, ottenendo la porpora cardinalizia nel 1505.
Fra rimprovera alla moglie, pensa che farsi ritrarre tutta ingioiellata sia un’attività frivola. Non sa che in realtà Isa – da abile influencer ante litteram – sta lavorando a modo suo per accrescere la popolarità della casata, intessendo relazioni “via social” con importanti autorità dell’epoca.
Erano anni in cui l’esibizione di gemme e monili di ogni tipo non era certo un problema, specie in ambiente principesco. Esistevano le “leggi suntuarie”, tese a limitare l’ostentazione di lusso, sia per uomini che per donne, ma siamo lontani dall’elogio della “beltà disadorna”; anzi, alla fine del Quattrocento si va definendo una “estetica di classe”, utile a rimarcare le differenze gerarchiche. In sostanza, il regnante non era soggetto a limiti, gli altri sì.
Isa si scatta foto in posa, citando opere d’arte celebri e raccogliendo ampi consensi. Tra i vari “nickname” riconosciamo “Flo_Dolfo45”, ovvero Floriano Dolfi, un umanista bolognese che fu a lungo in contatto con la corte gonzaghesca. È noto il suo carteggio con Francesco II Gonzaga (Fra, appunto) per i contenuti boccacceschi di alcune lettere. Dolfi riusciva a essere impertinente anche quando non parlava di parti intime e di impetuosi appetiti. Nel 1494 scrisse divertito del fatto che Fra non conoscesse il latino: “ne ho preso grandissimo piacere”, incalza, e addirittura si congratula.
Fra le lettere di messer Floriano colpisce quella, immediatamente successiva alla nascita di Eleonora che vediamo in braccio a Isa nelle prime vignette, dalla quale emerge la gioia del papà a fronte di una certa freddezza della madre: come abbiamo appurato nel precedente episodio, Isa sperava infatti in un erede maschio. Dopo il selfie in posa da Mona Lisa, Isa ci mostra anche altri due scatti: nel secondo i “like” arrivano a 5.000 – tra cui quello del Moro, ovvero il Signore di Milano – mentre la terza foto è piaciuta a 4.075 oltre a “Nick da Correggio”: stiamo evidentemente citando il letterato Niccolò da Correggio, autore della Fabula di Cefalo e di un poemetto sul soggetto di Amore e Psiche.
Fioccano anche i commenti da prestigiose autorità dell’epoca tra cui addirittura il re di Francia: immagino si tratti di quel Luigi XII che Fra aveva combattuto a Fornovo. Se il marito avesse visto il post, non so se ne sarebbe stato troppo fiero e felice...
Fra, povero Fra, fa ancora una volta la figura del pecorone: esce sbattendo la porta! D’altronde sappiamo bene che l’autonomia e la scarsa arrendevolezza di Isa in più occasioni crearono dissidi nella coppia.
Comunque, se la Gazzetta lo permetterà, con la prossima uscita elencheremo uno per uno i 5.000 fans rinascimentali di Isa: non se lo merita, forse?
*Direttore del Palazzo Ducale di Mantova