Casi Covid a Mantova nella casa di riposo: al Malazzali riapre la sala degli abbracci
Chiusa dal 2020, alla casa di riposo Mazzali da una decina di giorni ha riaperto la sala degli abbracci per le visite agli ospiti di quattro reparti su otto. Il motivo: alcuni casi di contagi da Covid registrati tra gli anziani.
Il direttore generale Paolo Portioli assicura che «si tratta di qualche contagio sporadico e non grave, tra cui anche degli asintomatici risultati positivi al tampone dopo che si erano registrati alcuni casi nel reparto che li ospita. In diversi inoltre si sono già negativizzati».
Per tutelare la salute degli anziani e dei loro familiari, la direzione ha però deciso di sospendere l’accesso esterno per i reparti interessati dai contagi e di ripristinare la stanza degli abbracci.
«In base alla normativa del marzo scorso, la chiusura totale non è più ammessa – spiega ancora il direttore – ma per evitare che persone esterne possano essere contagiate e per proteggere i nostri assistiti, abbiamo chiesto ai parenti degli anziani ospitati nei reparti dove abbiamo registrato casi di positività, di prendere appuntamento per effettuare le visite nella stanza degli abbracci. Conto che questa misura possa comunque rientrare nel giro di una settimana».
La sala per le visite protette era stata realizzata durante la pandemia, è situata al pian terreno della residenza di via Trento e vi si accede direttamente dal vecchio portone che si affaccia sulla strada «in modo che i visitatori non debbano attraversare la struttura – aggiunte Portioli – le visite avvengono su appuntamento, i famigliari contattano il personale del reparto che fissa loro un giorno per la visita con gli anziani».
L’obiettivo principale della stanza degli abbracci è quello di far convergere ricoverato e congiunto, in un ambiente riservato e confortevole, nel pieno rispetto delle norme di protezione ed in totale sicurezza, permettendo quel contatto fisico che altrimenti sarebbe rischioso.
La stanza della casa di riposo di via Trento è dotata di una vetrata dove all’altezza delle mani sono stati ricavati dei manicotti in materiale plastico per inserirvi le braccia in modo da permettere il contatto fisico mentre all’altezza della bocca è inserito un microfono che amplifica la voce per agevolare la comunicazione senza pericolo di contagio.