"Sei nero, ora ti facciamo divenatre bianco". E mentre pronunciavano queste parole hanno aggredito un bimbo di appena 8 anni e mezzo e lo hanno ricoperto dalla vita in su con la schiuma di una bomboletta spray.Come racconta Repubblica, successo in un paese nell'hiterland di Bari, dove il piccolo - nato in Italia da madre italiana e papà ivoriano - tutti i giorni percorre da solo i cento metri che separano la casa di un professore dove va per il doposcuola e lo studio professionale della madre. Un paio di giorni fa il bimbo percorreva lo stesso percorso, quando ha notato un gruppetto di ragazzini poco più grandi di lui intenti a imbrattare le auto parcheggiate con lo spray. Ragazzini che lui conosceva e considerava amici. E che per questo ha richiamato. Loro, per tutta risposta, hanno rivolto la schiuma contro di lui, apostrofandolo in diletto."È arrivato allo studio spaventatissimo. Si è calmato dopo ore e tende a giustificarli", racconta la madre. Che ora accusa i ragazzini di razzismo più che di bullismo e che per questo non ha intenzione di denunciarli. "Non ho fatto nulla", dice, "Ho un'attività professionale e devo tutelare me e mio figlio. Volevo fare una sensibilizzazione attraverso i social, ma sappiamo che cosa accade con insulti e parolacce. Ho lasciato stare, meglio una sensibilizzazione".Eppure non è la prima volta che il bimbo finisce tra le grinfie dei bulli. "Mio figlio ha i capelli molto ricci", racconta ancora la donna, "E in prima elementare questa sua particolarità induceva i suoi amichetti a tagliare i ciuffetti dei suoi capelli. Tornava a casa, spesso, con questi spazi vuoti in testa. Lui l'ha sempre preso come un gioco. Ma quando ho visto che la cosa diventava frequente, ne ho parlato con la maestra e la risposta che ho avuto è stata sconfortante: Ne ha tanti di capelli, gli ricresceranno".
