Muore all’estero, non è stato ancora sepolto dal 18 luglio: tarda l’esito del tampone
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Una triste storia fra Ceggia e Jesolo. La rabbia della moglie: «Aspetto da 20 giorni i risultati del tampone, mio marito ha diritto a un funerale»
JESOLO. Ha le ceneri del marito in casa, ma senza esito del tampone non può uscire e così niente funerale. È la triste storia di Gianfranco Maddiotto, morto a 73 anni a Santo Domingo, dove si trovava con la moglie dominicana Argentina Gomez Navarro.
Un infarto lo ha colto il 18 luglio ed è spirato davanti agli occhi della moglie 59enne con la quale stava trascorrendo un periodo di vacanza sull’isola come la coppia era solito fare ditanto in tanto dividendosi tra la casa di Ceggia e le spiagge della Repubblica Dominicana. Maddiotto era molto conosciuto, aveva lavorato come meccanico all’Omim di San Donà, origini jesolane.
Una volta cremato a Santo Domingo, la moglie è tornata in Italia nella loro casa a Ceggia, decisa a seppellirlo nella sua terra tra basso Piave e litorale. È atterrata all’aeroporto Marco Polo di Tessera il 7 agosto. E da allora è ancora chiusa in casa con le ceneri del marito, seppellito nella tomba di famiglia a Jesolo una volta che sarà terminata questa odissea.
All’aeroporto di Tessera gli era infatti stato comunicato che doveva fare il tampone essendo tornata da una paese straniero e quindi a rischio. E lei si è rivolta agli ambulatori Usl di San Donà per effettuarlo. Ma sono iniziati da allora i soliti problemi burocratici.
«Da allora», racconta la vedova, «sto aspettando ancora l’esito del tampone per un problema che non si riesce a risolvere tra i medici di base e Usl. Ho fatto il tampone, ma non ho ancora l’esito in mano e non posso uscire di casa. Una volta arrivata, non sapevo cosa fare se non che dovevo eseguire il tampone. Allora ho chiamato l’Usl, i vigili, i carabinieri per avere informazioni. Alla fine sono andata al pronto soccorso dove si trovava il personale per effettuare i tamponi.
Solo che per ritirare l’esito mi è stato detto che dovevo rivolgermi al mio medico curante che fatalità è in ferie. E il sostituto medico di base ha detto di non poter ritirare e aprire la busta con l’esito del tampone, non essendo il mio medico. Io non ho ancora l’esito senza il quale non posso uscire e quindi devo restare a casa. In queste condizioni non posso certo organizzare i funerali e la cerimonia per mio marito che sarà seppellito nella tomba di famiglia all’ospedale di Jesolo». —