Ecco la nuova motovedetta ibrida della Finanza: inseguimenti, ma rispettando la laguna
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La presentazione nella caserma Mocenigo. Il generale Zafarana: «Occhio di riguardo per una città che fa gola alla criminalità in questo momento di crisi»
VENEZIA La linea è molto filante, il colore si confonde con il verde della laguna e se non fosse per le bande gialle che ne percorrono i bordi la motovedetta apparirebbe come un’elegante imbarcazione da diporto. Nella realtà è la prima motovedetta ibrida in servizio alla Guardia di Finanza di Venezia e la prima di venti che presteranno servizio non solo nella nostra città ma anche in altre zone del Paese dove si devono impiegare imbarcazioni dal basso impatto.
Da ieri la Guardia di Finanza usa la “Vai 310”, costruita dal cantiere toscano Effebi, ha dimensioni e manovrabilità adatte alla navigazione in laguna e impiega un sistema di propulsione chiamato “Blue hybrid system”, che consente all’unità di passare rapidamente dal motore elettrico (8 nodi di velocità) a quello diesel (40 nodi) in base alla velocità richiesta. Se necessario, le batterie si ricaricano con la modalità generatore dello stesso motore elettrico.
La presentazione è avvenuta alla caserma Mocenigo della Giudecca, sede della Stazione Navale delle fiamme gialle veneziane alla presenza del comandante generale Giuseppe Zafarana, del comandante interregionale del Nordest, Bruno Buratti e del comandante regionale Giovanni Mainolfi.
Secondo il Generale Zafarana la nuova motovedetta, la prima di venti ordinate dalla Guardia di Finanza, soddisfa appieno le necessità operative e dell’attività quotidiana del 117, condotta in un ambiente difficile e fragile come quello della laguna veneziana. Anche le altre saranno impiegate in ambienti fragili e dove è vietata la navigazione a motore. Questo per avere il massimo rispetto dei luoghi dove operiamo».
La “Vai 310” è costruita con accorgimenti per assorbire gli urti in caso di abbordaggio e per resistere all’azione di sfregamento ed alle sollecitazioni causate dalle bricole. L’acquisizione rientra nel piano di rinnovo dei mezzi in uso alla sede di Venezia con natanti più adeguati alle esigenze di tutela dell’ecosistema lagunare. Le dimensioni e gli strumenti di bordo la rendono utilizzabile anche in situazioni meteo difficili come durante le acque alte eccezionali.
Il generale Zafarana ha ricordato come la Guardia di Finanza ha un occhio di riguardo per la città: «soprattutto in questo momento di difficoltà economica e sociale. Per questo noi, come del resto, le prefetture stiamo monitorando in maniera attenta tutto quello che si muove intorno alle attività economiche. Questo per evitare infiltrazioni criminali. E Venezia è ad alto rischio con il suo comparto turistico in difficoltà».