Qualificazioni Europei 2024, Francia a fatica sull’Irlanda, Olanda facile su Gibilterra
Altre otto partite valide per le qualificazioni agli Europei di calcio del 2024 in Germania. Quattro gironi hanno concluso quest’oggi la loro prima tornata in questo lunedì 27 marzo.
Fatica la Francia in casa dell’Irlanda. Dopo il debutto fragoroso con l’Olanda, i transalpini si prendono il secondo successo e la conseguente vetta nel girone B, ma alla fine è una vittoria di misura grazie al jolly pescato da Benjamin Pavard. L’Olanda intanto si rialza dopo il ko patito contro i transalpini e conquista il successo contro la cenerentola Gibilterra. Oranges imprecisi in avanti, alla fine è solo 2-0 con il gol di Depay al 23′ e la doppietta di Aké al 50′ e all’82’.
Nel gruppo G, debutto vincente per l’Ungheria guidata dall’italiano Marco Rossi. Pratica risolta già dopo 39 minuti, al 7′ è Balint Vecsei a risolvere una mischia in area, diciannove minuti dopo una meravigliosa punizione di Szoboszlai arrotonda il punteggio e poi Adam mette a segno il 3-0 finale. In cima al girone ci rimane però la Serbia, che riesce ad avere la meglio nel derby con il Montenegro grazie alla doppietta di Dusan Vlahovic al 78′ e nel sesto minuto di recupero.
Gruppo F che vede l’Austria sudare freddo contro l’Estonia, battuta in rimonta per 2-1. Dopo 17 minuti Gregoritsch prende la traversa su rigore e otto minuti dopo gli estoni passano in vantaggio con Zenjov imbeccato con un lancio lungo. Da lì è un assedio per la selezione di Rangnick, che la ribalta nel secondo tempo prima con Kainz al 68′ e poi con il riscatto di Gregoritsch con una fucilata a due minuti dal termine. Primo successo per la Svezia, senza Ibrahimovic, che dopo un primo tempo complicato rifila cinque reti al derelitto Azerbaigian.
Nel gruppo E la Polonia si riscatta dopo il ko con la Repubblica Ceca e trionfa in casa contro l’Albania; decisiva la rete di Swiderski al 41′. Giochi apertissimi in questo raggruppamento, poiché la Repubblica Ceca viene fermata da un pari a reti bianche in casa della Moldavia.
Foto: Lapresse