Ma possibile che nessuno voglia lavorare per Meghan Markle?
L’ultimo annuncio di lavoro di Sua Maestà (alla ricerca di un nuovo social media manager), in poche settimane ha ricevuto migliaia di candidature. Tutti, a quanto pare, vorrebbero lavorare per la regina. (Non) si può dire lo stesso per Meghan Markle. Secondo diversi tabloid britannici, infatti, la tata assunta per occuparsi di baby Archie, venuto al mondo lo scorso 6 maggio, sarebbe resistita al Frogmore Cottage solo due settimane, prima di dare le dimissioni. La «notizia» arriva da un giornale australiano ed è stata subito ripresa dai siti inglesi che citano anche fonti interne al palazzo: «Vuole essere sempre lei a occuparsi del bambino. Non lo lascia a nessuno, nessuno può avvicinarsi», ha spiegato una fonte anonima a Express, riferendosi alla neo mamma.
La «fuga» della babysitter, c’è da dire, non è stata confermata – al momento – da nessuna fonte ufficiale. Anzi, parte della stampa inglese sostiene che i duchi di Sussex siano ancora alla ricerca della Mary Poppins perfetta. La vorrebbero «cosmopolita, attenta e davvero appassionata di bambini». Quel che è certo è che la reputazione della duchessa all’interno della corte dei Windsor è quella di essere «particolarmente esigente» per quel che riguarda il suo staff (e non solo). Da quando è moglie di Harry pare ci siano state almeno cinque «defezioni» tra i suoi assistenti, addetti alla comunicazione e alla sua sicurezza.
Un altro aneddoto ormai passato alla storia riguarda le mail che invierebbe ai collaboratori già dalle 5 del mattino, orario in cui un tempo si svegliava per fare yoga. E chissà cosa succede adesso che a tenerla sveglia ci pensa baby Archie. Meghan sarebbe quindi un osso duro, dal carattere forte e indipendente. Secondo un recente documentario, la 37enne non sarebbe ben vista anche dall’Harry inner circle, gli amici più stretti del principe. Anche in questo caso, la motivazione è la medesima: con la sua personalità decisa sovrasterebbe l’amato principe. Quel che è certo, di nuovo, è che il secondogenito di Carlo e Diana sia «perdutamente innamorato» della moglie.
Potrebbe trattarsi quindi solo di «pregiudizi» nei confronti di colei che viene ancora considerata un’outsider e una donna «molto meno plasmabile» alle regole della Firm rispetto alla cognata Kate. Ma in Rete c’è anche chi la difende. «Che c’è di male se è lei a cambiare i pannolini?», fanno sapere i fan della duchessa. L’importante è che siano royal.