Bimbe guarite dal virus non possono tornare in aula per un errore Asl
Le due sorelline sono in casa dal 23 dicembre e l'azienda sanitaria impone loro una seconda (inutile) quarantena
PISA. Sono perfettamente guarite dal Covid. E l’Asl lo ha messo nero su bianco. Ma non possono rientrare a scuola perché in quarantena. E guarda caso è stata la stessa Asl a scriverlo. Così dallo scorso 23 dicembre due sorelline di 7 anni che frequentano una scuola della provincia non sono più tornare in aula. E o faranno solo il prossimo 2 febbraio. Come è possibile che l’Asl contraddica se stessa? È chiaro che c’è stato un errore. Ma fino a ora Isabella, mamma delle due piccole, non è riuscita a venirne a capo.
A raccontare la disavventura è proprio lei. Durante le vacanze di Natale, da contatto con un familiare contagiato, si ammala lei e, qualche giorno dopo, l’8 gennaio, anche le piccole che restano, fortunatamente asintomatiche. Il fratello più grande resta per tutto il tempo negativo. «Segnaliamo all’istituto comprensivo la positività delle bambine e la quarantena del grande. Il 10 ricomincia la scuola. La didattica integrata per loro sarà di 2 ore una volta a settimana (di piú non è possibile) e per il grande 3 ore al giorno tutti i giorni per fortuna. Ci vengono inviati i compiti: le bimbe sono entusiaste di lavorare, studiare, leggere, scrivere. Fanno tutto e inviano con gioia il materiale alle maestre che si informano spesso delle loro condizioni e si dimostrano affettuose come sempre. Il giorno del tampone di controllo si avvicina e siamo felici, ma arriva la notizia di un positivo nella classe. So bene che se ne risultasse un altro la classe finirebbe in dad ed il loro rientro slitterebbe ulteriormente».
A quel punto succede l’inghippo. «Mi arriva una comunicazione dell’Asl con un voucher per il t0, il tampone immediato per contatto con positivo in classe. Resto sbalordita. Le mie figlie non rientrano dal 23 dicembre, come possono essere state contagiate? Nel frattempo sono pure guarite, il loro tampone è negativo e la stessa Asl ci invia il giorno prima il foglio di termine isolamento e anche un Green pass valido 6 mesi per guarigione. Tento di avere spiegazioni ma è impossibile comunicare con l’Istituto e anche con la Asl e una responsabile della scuola fa sapere che il tampone lo devono fare anche gli assenti al momento del contagio. Suona assurdo e ingiusto. Le mie bimbe hanno fatto 5 tamponi in 20 giorni ed io non intendo fargliene altri senza motivo».
Nel frattempo, per un secondo positivo in classe, scatta la dad per tutti. «La Asl finalmente invia a tutti il documento con le misure di profilassi e quarantena – prosegue Isabella – ma, sorpresa, le mie bimbe, guarite da una settimana e assenti da prima di Natale, risultano in quarantena fino al 28 e non possono rientrare a scuola senza tampone, a meno che non siano passati 14 giorni dal contatto inesistente cioè il 2 febbraio. Questo caos, queste disfunzioni, il sistema telematico, penalizzano ulteriormente una famiglia che ha rispettato tutte le direttive, ha atteso tamponi per tempi infiniti, ha accettato di fare personalmente lezione ai propri figli per l'ennesima volta. Sono stanca – conclude Isabella – di vedere che questo Covid ha peggiorato le pe rsone, le ha rese ancora meno abili e più ottuse».