Stazzema, escursionista scivola in un canalone di duecento metri: è grave
Era a pochi metri dalla vetta del Monte Corchia, l'uomo di 32 anni è stato ricoverato a Cisanello in codice rosso, trasportato dall’elicottero del 118 Pegaso, con diversi traumi su tutto il corpo
STAZZEMA. Era a pochi metri dalla vetta del Monte Corchia, insieme a una ragazza, quando è scivolato sul ghiaccio e ha fatto un volo di 200 metri in un canalone. Così un uomo di 32 anni, originario di Verona ma residente a Pisa, è finito a Cisanello in codice rosso, trasportato dall’elicottero del 118 Pegaso, con diversi traumi su tutto il corpo.
Si era avventurato, passando dal Retrocorchia, la vecchia via d'arroccamento di cava, su una delle vette più affascinanti delle Apuane non avendo però l’attrezzatura adeguata, come ha spiegato il Soccorso Alpino della stazione di Querceta. Infatti su quel versante del monte Corchia, che guarda verso l’entroterra, c’è ancora tanta neve ghiacciata. E quindi non è una facile passeggiata salire fin sulla cresta, soprattutto se senza esperienza e dispositivi professionali.
La chiamata al 118 c’è stata domenica 13 marzo alle 13,45. Sul posto sono arrivati subito l'elicottero Pegaso 3 e gli uomini del Soccorso Alpino di Querceta. Come hanno spiegato i soccorritori, il trentaduenne è scivolato mentre si trovava sotto la cresta nord, tra l’antecima e il passo di Fociomboli. La caduta è avvenuta mentre, accompagnato da una ragazza, stava scendendo lungo la cresta.
«L’escursionista non calzava ramponi classici ma dispositivi più leggeri che non sono adatti per la progressione invernale in montagna – ha specificato il Soccorso Alpino – è scivolato sul ghiaccio ed è precipitato per circa 200 metri a valle. Sul posto è stato verricellato». Poi è stato portato d’urgenza all’ospedale Cisanello. Il 32enne è rimasto sempre cosciente nonostante abbia riportato tanti traumi. Le operazioni di recupero sono durate circa un’ora, durante le quali Pegaso è sempre rimasto in volo sopra il luogo dell’incidente in attesa di portare a bordo il ferito.
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