Piscina, la società al Comune di Ostiglia: riapra o troveremo altre sedi
Ultimatum di nuotatori e famiglie: «Vasche chiuse da giugno, non se ne può più». Ma la giunta rifiuta l’incontro: «Ci hanno fatto causa, non possiamo riceverli»
OSTIGLIA. I ragazzi dell'Ostiglia nuoto chiedono un incontro alla giunta e minacciano di cambiare sede, secca la replica dal Comune: «Non possiamo riceverli, c'è una causa in corso». La vicenda è quella che vede la piscina comunale di Ostiglia chiusa dai primi di giugno, dopo che il gestore e titolare dell'Associazione sportiva dilettantistica Ostiglia nuoto Stefano Rovesta si era reso irreperibile. La società era concessionaria per la gestione dell'impianto, ma la concessione era scaduta il 31 maggio. Il Comune non poteva rinnovare o prorogare la concessione in quanto la società di Rovesta ha una pesante situazione debitoria verso lo Stato e questa è una condizione che vieta agli enti pubblici di appaltare servizi, concessioni o lavori. Rovesta aveva comunque aperto l'impianto per poi rendersi irreperibile e rientrare a Ostiglia pochi giorni dopo. Da allora la piscina è chiusa. Il Comune ha provveduto a bandire una nuova gara e la nuova concessione è stata affidata. La società di Rovesta ha fatto ricorso al Tar di Brescia, chiedendo la sospensione della concessione. Richiesta che il Tar ha negato e, pertanto, ora le condizioni per aprire ci sarebbero. Nel frattempo, pochi giorni fa i genitori dei ragazzi dell'Ostiglia nuoto si sono incontrati all'Area Expo per valutare la situazione. Da quell'incontro sono emersi problemi soprattutto legati all'impossibilità dei loro figli di trovare delle strutture per allenarsi. Il disagio maggiore riguarda gli spostamenti che devono affrontare per portare i propri figli ad allenarsi in altre strutture, con un conseguente dispendio di tempo e spese aggiuntive rispetto alla situazione precedente. A subirne le conseguenze maggiori sono i ragazzi, che vengono dirottati da una sede all’altra.
«I genitori dell’Ads Ostiglia nuoto hanno chiesto di essere ricevuti dalla giunta, senza però avere alcun riscontro definitivo. Se la situazione non sarà risolta per la fine del mese di agosto, la storica società Ostiglia nuoto si troverà costretta a trovare una nuova sede. Sarebbe questa un’ulteriore e grave perdita per il paese», spiegano dalla minoranza Uniti per Ostiglia. Alla riunione ha partecipato anche una rappresentante dell’Arcobaleno, associazione disabili ostigliesi. «Qui le problematiche sono ancora più pesanti. Da tempo sono state richieste al Comune delle strutture per poter agevolare l’entrata in acqua dei ragazzi disabili, senza purtroppo, aver ricevuto nessuna garanzia per queste richieste. Questi ragazzi si vedono anche loro sballottati da una parte all’altra o in alternativa devono rinunciare alle loro attività», spiegano dalla minoranza.
La risposta dell'amministrazione è concisa: «I ragazzi fanno parte dell'Asd Ostiglia nuoto, che ha citato al Tar il Comune, quindi, essendovi una causa in corso, non è possibile un incontro». Giorgio Pinotti