La Triestina vuole conferme con la Pro Patria
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Subito dopo aver assaporato la vittoria, la prima con lui in panchina, nel post partita con il Mantova mister Pavanel era stato molto chiaro: il successo era stato fondamentale per ripartire, ma la Triestina non aveva fatto ancora nulla e l’importante adesso era trovare continuità.
Il primo banco di prova arriva questa domenica a Busto Arsizio, dove gli alabardati sfideranno la Pro Patria (inizio ore 14.30, arbitra Delrio di Reggio Emilia). Miglior test per verificare i progressi dell’Unione non poteva esserci: trasferta su un tipico campo di serie C molto difficile, squadra ostica e scorbutica da affrontare, soprattutto sul terreno amico. Insomma una di quelle prove dove se non tiri fuori grinta, agonismo e intensità, non ne esci incolume e non puoi far valere l’eventuale superiorità tecnica. Sono proprio quelle caratteristiche che Pavanel ha cercato di instillare dal primo giorno del suo arrivo in panchina e che mancavano all’Unione nelle prime partite.
Fra l’altro un’altra settimana piena di lavoro senza impegni infrasettimanali dovrebbe aver dato ulteriori frutti, e le idee del tecnico dovrebbero aver fatto ancora più breccia nella mente, nelle gambe e nei cuori dei giocatori alabardati, che domenica scorsa hanno dimostrato di aver voglia di voltare pagina dopo le 4 sconfitte consecutive. Perché è innegabile che servono ulteriori ed evidenti miglioramenti per continuare a far punti, la Triestina infatti ha dimostrato di non riuscire ancora a gestire ottimamente la partita per 90 minuti e di andare un po’ in ansia in occasione di un evento negativo.
L’Unione è anche chiamata a sfatare un tabù da trasferta: finora in cinque partite fuori casa gli alabardati hanno fatto appena 3 punti frutto di tre pareggi, e trovare la prima vittoria sarebbe un toccasana. Di fronte ci sarà una Pro Patria altalenante, che dopo un buon inizio ha perso tre delle ultime quattro partite, e in settimana ha dovuto affrontare anche lo sforzo dei supplementari in Coppa Italia prima di essere eliminata dall’Alessandria.
Per cercare il colpaccio tutto lascia presumere che Pavanel si allontanerà poco o nulla dalla formazione vincente di domenica. È vero che la Pro Patria di Jorge Vargas tende a giocare con il 3-5-2, ma sembra improbabile che il tecnico alabardato ritorni a questo modulo dopo la vittoria sul Mantova con la difesa a quattro: il 4-4-2 (che spesso con un Felici molto avanzato assomigliava a un 4-3-3) ha funzionato bene, è probabile che si insista su questa strada. Vanno registrati comunque il rientro di Sabbione dalla squalifica e il ritorno tra i convocati di Ghislandi dopo il lungo stop per un problema muscolare. Invece, alla lista degli indisponibili che comprendeva già Crimi, Lovisa e Lombardi, si è aggiunta anche l’assenza di Adorante.
Sull’undici iniziale non ci si dovrebbe scostare molto dalla coppia Di Gennaro-Sottini (o Sabbione se si vorrà dare un turno di riposo al centrale di scuola Inter) davanti a Pisseri, con Ciofani e Sarzi Puttini terzini. In mezzo al campo Pezzella e Gori con Paganini e Felici sulle fasce, in avanti Minesso e Ganz. Eventualmente c’è anche Furlan, la scorsa settimana in panchina, per poter mischiare un po’ le carte in tavola. L’importante è che alla fine dal mazzo alabardato esca un altro risultato positivo.