Resta fuori casa e chiede aiuto su internet: il finto fabbro spacca la porta, prende 250 euro e sparisce nel nulla
Siete rimasti chiusi fuori? Il primo numero di un fabbro che trovate su internet potrebbe essere quello sbagliato. Potreste avere infatti una brutta sorpresa e, invece di risolvere il problema, vi potreste trovare a dover riparare un danno, come è successo pochi giorni fa a un’udinese che abita in centro e che ha sborsato 250 euro per ritrovarsi la porta da buttare, dopo che un sedicente professionista l’aveva presa a calci.
«Mentre ero fuori casa – racconta l’interessata – mia figlia e sua cugina si sono chiuse fuori. Hanno cercato in rete un artigiano disponibile a fare un intervento di domenica e hanno trovato un annuncio sponsorizzato che rimandava a un sito dove era indicato un numero di telefonino. Ha risposto un uomo e ha chiesto 60 euro solo per l’uscita.
Le ragazze hanno chiesto già al telefono un preventivo, ma dall’altra parte hanno sottolineato che sarebbe stato il tecnico a valutare l’entità del lavoro sul posto. Poi si è presentato un individuo che proprio non sembrava un professionista. Nel frattempo, era arrivato anche mio cognato. Quel “fabbro” non aveva alba di quello che avrebbe dovuto fare. Dopo alcuni tentativi, ha detto che avrebbe dovuto forzare la porta. Ha poi cominciato a prenderla a calci.
I veri fabbri che sono intervenuti il giorno dopo – conclude la donna – mi hanno spiegato che, con gli strumenti giusti, il problema sarebbe stato risolto in pochi minuti, senza alcun danno né alla porta né alla serratura». Dopo l’ennesimo calcio, la porta si è aperta. Il finto fabbro ha chiesto 250 euro senza rilasciare ricevuta e se n’è andato. I padroni di casa sono rimasti con la porta che non si poteva chiudere e che, praticamente, era da buttare. Hanno poi dovuto spendere duemila euro per una porta nuova.