I profumi della Fiera di San Nicolò risvegliano a Trieste il clima di festa
foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Le noci tostate direttamente sul posto già dalle 8. La prima piadina con la porchetta venduta alle 9. Le frittelle a ruba sin dalle 10. Dopo le luminarie riecco pure i profumi e i sapori delle feste da rigustare appieno dopo due anni di divieti e limitazioni anti-Covid. È iniziata infatti ieri in Viale la Fiera di San Nicolò, il primo vero evento d’avvicinamento al Natale, inaugurata ufficialmente nel pomeriggio dopo il calar del buio ma in realtà operativa già dal mattino. Intanto sono state installate attorno a Sant’Antonio le prime casette in vista del Mercatino di Natale, che inizierà giovedì 8 dicembre, proprio quando calerà il sipario sulla Fiera di San Nicolò. E sono scattati pure i primi divieti di sosta, in determinate zone del centro, a cominciare da via Genova, per consentirne l’allestimento. E mentre l’atmosfera natalizia si fa sempre più sentita, Vogue indica Trieste come la città ideale per trascorrere una vacanza proprio durante le imminenti festività.
Ma andiamo con ordine. Si respirava grande entusiasmo ieri mattina tra gli operatori della Fiera di San Nicolò, figlia di un’accoglienza calorosa, nonostante il freddo e il vento, da parte di molti triestini, che hanno voluto ritrovare i venditori ai quali sono affezionati ormai da anni. Talvolta da decenni. Tra i veterani ci sono Fabrizio Celli e i suoi colleghi di Forlì, in postazione a inizio Viale. «Prima piadina servita poco dopo le 9», ha spiegato soddisfatto: «Ci conoscono bene perché veniamo a Trieste da ben 22 anni. La risposta è stata immediata, sono sempre contenti di rivederci e noi torniamo molto volentieri, speriamo solo nel meteo». La pastella calda, fritta, con zucchero abbondante, ha conquistato poi i golosi dal friulano Alessio Blanchini: «Siamo venuti a prendere un po’ di freddo a Trieste - ha scherzato - che però è sempre un’ottima piazza. Ci veniamo da ben 21 anni e restiamo qui anche per il Mercatino di Natale. Abbiamo notato, ormai da quest’estate, in tutte le manifestazioni alle quali abbiamo preso parte, che la gente spende di più rispetto al passato per mangiare e bere. C’è voglia di riuscire e godersi la vita. Speriamo di confermare questa tendenza anche alla Fiera di San Nicolò». Sempre sul fronte dolci, ecco il tripudio di ciambelle colorate allo stand di Omero Mazzone da Catania: «Veniamo qui da oltre 40 anni, prima di noi ci lavoravano i nostri papà. Abbiamo iniziato a preparare le noccioline alle 8, ma vanno forte anche i croccanti, le mandorle pralinate e, naturalmente, i prodotti della nostra tradizione, come i cannoli».
Immancabili i venditori di oggetti fantasiosi per la casa, accompagnati dai proverbiali slogan a gran voce, come quelli sul «lavavetri più innovativo dell’anno», presentato da Enzo Fiorillo, pure lui da Forlì, col suo stand montato già alle 5 del mattino: «Si vende sempre bene a Trieste, ci vengo da 15 anni e ogni volta porto una novità diversa. E mi diverto parecchio». Tra i prodotti che i triestini ritrovano sempre con piacere e interesse ci sono quindi berretti, sciarpe e guanti, in gran quantità lungo i vari stand. Come in quello di Michela Ambrosio, da Latisana, da 32 anni presente alla fiera: «Abbiamo accolto subito i primi clienti, ci conoscono da una vita. Quando torniamo vengono a trovarci, ci danno fiducia, perché sanno che proponiamo una scelta di qualità».
Ieri alle 18 l’inaugurazione ufficiale con la Banda Refolo in versione “Babbo Natale” e con San Nicolò in persona. «Grazie agli operatori della fiera per la loro presenza a un appuntamento tradizionale, nel cuore dei triestini» ha sottolineato la vicesindaco Serena Tonel: «È un evento che apre le festività a Trieste, che saranno ricche di iniziative da qui a gennaio grazie a un pacchetto-Natale costruito in modo sinergico con le realtà pubbliche e private».
Intanto, come detto, poco più in là sono scattati i divieti per consentire l’allestimento del Mercatino di Natale, con le casette in parte già state posizionate. Limitazioni alla sosta da ieri e fino a mercoledì 4 gennaio, dalle 7 alle 15, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e il sabato, in via Genova, tra via Roma e via San Spiridione, e in via Della Zonta, tra l’inizio dell’area pedonale e via Torre Bianca. Il Mercatino di Natale inizierà giovedì 8. Ma quest’anno le bancarelle natalizie saranno pure in chiave “indoor” e troveranno posto all’interno dell’ippodromo di Montebello, su iniziativa de “La Mandrakata”, sabato 10 e domenica 11, a ingresso libero, dalle 10.30 alle 18.30, con tombola, spettacoli e attività per bambini.
Come “chicca” in questo clima di festa arriva da Vogue, che nella sua versione online suggerisce ai lettori di visitare la città come meta originale per le prossime festività, definita «classica e contemporanea, operosa ma anche godereccia»: «Trieste è perfetta per una gita di fine anno, non aspettatevi un clima troppo classicamente natalizio. Qui si festeggia soprattutto San Nicolò, il 6 dicembre. Ma piuttosto un’atmosfera di ampio respiro, che cattura con la sua ampiezza di orizzonti, con la sua apertura alla diversità, con la sua formula che ha fatto della sua marginalità geografica una centralità che è d’incrocio, di sperimentazione, di varietà prismatica».