Viola, 14 anni, ragazzina terribile: in pista con i kart batte anche i maschietti
foto da Quotidiani locali
Ha solo quattordici anni ma la velocità non le fa paura, anzi. È proprio andando rapidamente che si diverte e dà il meglio sé, ottenendo ottimi risultati.
Viola Germano, classe 2008, è la nuova campionessa triveneto di kart della categoria X30 junior. Nel campionato, sviluppatosi su nove gare, la pilota di Terenzano ha messo in fila tutti, colleghi maschi compresi. Cronometro alla mano si è dimostrata la più brava nel 2022 lungo i circuiti di Cividale, Ala, Pomposa e Jesolo.
In queste serie conta la mano del pilota: il propulsore è uguale per tutti, uno Yame x30 da 20 cavalli, da cui prende il nome la categoria. Il telaio su cui ha corso invece è un Praga.
Affiliata alla Asd Germano Karting, società che convoglia anche le forze degli sponsor, Viola già pensa alla stagione 2023, in cui debutterà nella categoria senior. Si confronterà con piloti dai 15 anni in su e guiderà un mezzo con un motore da 33 cavalli.
Sarà una sfida impegnativa, ma che di certo non la spaventa. Avvicinata dal papà Trinità al mondo delle corse, Viola, che frequenta il primo anno del Malignani, è salita su un kart nel 2014, quando aveva solo sei anni.
È da giovanissimi che si impara l’arte della guida, ancor più in Italia dove le piste e le gare di spessore non mancano. Robert Kubica, ex pilota di Formula 1, si è formato proprio nel nostro paese sui kart.
Nel 2018 Viola è stata capace del terzo posto nella categoria 60 nel campionato triveneto, quindi è cresciuta costantemente sino a cogliere l’importante risultato di quest’anno.
Nel suo futuro nuove gare da vincere e naturalmente da dedicare a mamma Claudia, prematuramente scomparsa nell’agosto del 2021 e che era la sua prima tifosa a bordo pista.
La ragazzina “terribile”, nipote di quel Yankee da quindici anni massaggiatore dei campioni del ciclismo in giro per il mondo, però ha un obiettivo: mantenere la voglia divertirsi al primo posto.
Senza di quella, come le suggerisce il papà, non si va molto lontano. O meglio, non si corre veloce.