Trasporto, più collegamenti nel Bellunese in vista delle Olimpiadi
foto da Quotidiani locali
Le prossime Olimpiadi invernali metteranno sotto stress le strutture locali a partire dal trasporto pubblico: le aziende si stanno organizzando partendo dal potenziamento della rete di mezzi e personale. A Belluno se ne è discusso durante il convegno organizzato da Agens e Dolomitibus "Muoviamo la Bellezza. La bellezza delle Dolomiti, patrimonio mondiale Unesco".
«Per una provincia di montagna, in cui le distanze fisiche rappresentano un ostacolo notevole, il trasporto pubblico è una risorsa fondamentale». Questo il commento di Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno che continua: «E lo è ancora di più in un territorio montano che ha fatto della vocazione turistica uno dei punti focali di sviluppo delle comunità locali. Abbiamo bisogno di collegamenti. E abbiamo bisogno che siano sostenibili. Per questo ritengo che la sfida, non solo in ottica Olimpiadi Milano-Cortina 2026 ma anche oltre i Giochi, sia quella di rendere sempre più efficiente il sistema di tpl, in grado di rispondere con servizi puntuali alle esigenze dei residenti della montagna e dei turisti e per farlo - conclude - è necessario prima di tutto risolvere il problema della carenza di manodopera, perché senza uomini e donne che guidano i mezzi, non si fa trasporto pubblico».
Stefano Rossi, ad di Dolomitibus, l'azienda locale che trasporta 10 milioni di passeggeri all'anno ha aggiunto: «Il nostro obiettivo principale è investire per attrarre domanda, valorizzare territori che sono Patrimonio Mondiale dell'Unesco e promuovere una cultura della sostenibilità. Su questo sono orientati i nostri ultimi investimenti: 7,8 milioni per l'acquisto di 33 autobus di ultima generazione con ridotte emissioni ed elevati standard di sicurezza».
«Il trasporto pubblico rimane uno dei principali elementi di attrattività dei territori e delle città, è necessario salvaguardarlo ad ogni costo e far tornare la gente sui mezzi». Ha sottolineato Arrigo Giana, presidente di Agens, nel suo intervento. «Oggi siamo ancora ad un -25% e questo penalizza molto le aziende, il caro energia impatterà in maniera ancora molto forte, già è successo quest'anno e per il 2023 sarà ancora peggio. Stiamo dialogando con il Governo e ci aspettiamo che ci sia, come rimarcato da alcuni amministratori locali, un tavolo di confronto per trovare delle soluzioni».