Saldi, il Mantova Village fa il pieno: in centro città gli affari non decollano

Il “Village” dello shopping brulica già a un’ora dall’apertura delle oltre 100 vetrine operative a Bagnolo San Vito. In città il centro, complice la giornata uggiosa, langue. Là alcuni negozi contingentano gli ingressi e il via vai è di persone con più shopper tra le mani, sotto ai portici del capoluogo la situazione è molto diversa. Questo al primo giorno dei saldi, ma in città i commercianti contano soprattutto sul weekend. Il richiamo dell’outlet è potente: il Mantova Village diventa la capitale della Pianura padana, dai colli vicentini agli appennini modenesi, gli acquirenti arrivano dalle province confinanti e non solo.

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I racconti

Si gusta una sigaretta dopo aver conquistato gli articoli preferiti Antonia, arrivata da Sommacampagna, quattro shopper con tute e felpe scelte da un paio degli store tempio dell’abbigliamento sportivo, per lei e per il marito. Nella “land of fashion” tutto si mette in moto: «L’affluenza è sempre alta nei giorni di festa, oggi forse è circa il doppio», spiega dal bancone del bar uno dei titolari e a ora i pranzo le ristorazioni sono prese d’assalto. «Il primo scontrino lo abbiamo battuto alle 10.32, le persone sono numerose, entrano guardano, fanno magari un giro per confrontare le offerte e poi tornano per comprare», spiega la cassiera di una tra le tante boutique.

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La Befana

Il primo giorno dei saldi è anche un’occasione ghiotta per chi oggi festeggia la Befana. Paolo e la figlia Andrea arrivano da Vicenza: «Siamo andati a colpo sicuro su un capo spalla imbottito che avevamo già visto, ma abbiamo anche fatto tanti acquisti per i regali di domani» e, sorridendo, esibiscono le loro shopper. Due turisti moldavi in transito dall’autostrada fa un ricognizione rapida prima di riprendere il viaggio di ritorno e non se ne vanno a mani vuote. C’è chi è contento e chi meno: «Trovo che i prezzi di partenza siano più alti dello scorso anno», dice un ragazzo che arriva da Reggio. Davanti alla vetrina di un brand evergreen di calzature sportive, aspetta in fila il proprio turno una coppia di Crevalcore.

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In fila

La commessa fa entrare poche persone alla volta «per servire meglio i clienti ma anche per evitare affollamenti», spiega Sara, al suo quarto anno di saldi, contenta del numero di clienti. «Veniamo da Verona ma qui si trova tutto, ogni genere di articolo e ogni anno il primo giorno dei saldi lo passiamo come giorno da trascorrere qui tra sorelle», dice Erika. È varia la gamma degli sconti: 20% quelli più bassi, per lo più sono già al 50% e arrivano anche al 70%. Nei giorni scorsi le occasioni erano già iniziate per i possessori della “Village Card” ma c’è chi ne ha approfittato per aspettare lo sconto più alto sul capo preferito: «Ho trovato la giacca che volevo e che avevo visto prima», racconta felice la giovane Emma, che con l’amica Caterina arriva dalla provincia di Modena.

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Affluenza

«L’affluenza registrata il primo giorno è già con numeri migliorativi dell’anno scorso. I parcheggi sono pieni fin dalla mattina, con camper che si sono fermati nella notte in attesa dell’apertura e visitatori di rientro o andata dalla montagna, alcuni anche stranieri dal Nord Europa», il bilancio positivo della marketing manager Sara Sirocchi. Va a pieno ritmo il Village, 700 i posti di lavoro che questa fabbrica del fashion assicura. Una calamita in grado di attirare clienti: i loro sono i portici più affollati.

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Concorrenza online

A Mantova, nel quadrilatero dello shopping gli affari si fanno invece soprattutto online. «Abbiamo lavorato bene ma non c’è più il boom di una volta. E poi chi vende on line ha già ribassato i prezzi da dopo Natale: noi non siamo tutelati», lamenta Alessandro Salvoni da via Orefici. Nella stessa via Flavia Cordioli, titolare da 12 anni del “Se fosse”, abbigliamento femminile e accessori conferma: «In passato alle 9 del mattino c’era già gente davanti al negozio, quest’anno non è così. Con internet poi c’è un po’ una giungla ma non mi lamento, ho articoli un po’ particolari ma sono qui: anche in una piccola città si riesce a tenere aperto».

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