Una nave da 250 milioni, commessa dall’australiana Scenic per il cantiere di Fiume
foto da Quotidiani locali
FIUME. Partenza alla grande per la neocostituita azienda Tre Maggio 1905, subentrata alla vecchia impresa che gestiva il cantiere navale fiumano ed era quasi soffocata da debiti per più di 100 milioni di euro. L’escamotage, legalmente permesso (aiuti dal governo croato e risorse proprie), ha consentito alla Tre Maggio 1905 di iniziare l’attività senza alcun passivo, ottenendo la prima commessa: è stato infatti firmato il contratto per la costruzione di una nave da crociera polare, ordinata dall’armatrice australiana Scenic, per l’esattezza dalla sua azienda figlia in Croazia, l’Mkm Yachts.
La nave, del valore di ben 250 milioni di euro, sarà la terza approntata per gli australiani: la prima era stata realizzata negli scali del polese Scoglio Olivi, la seconda a Fiume e in entrambi i casi i risultati erano stati definiti ottimi. Da qui la decisione di riaffidare allo storico stabilimento di Cantrida la terza commessa, alla quale – non dovessero esserci problemi – ne seguiranno una quarta e una quinta, come riferito dai firmatari del contratto e dallo stesso premier uscente Andrej Plenković che ha assistito alla cerimonia della firma. Protagonisti Glen Moroney, proprietario di Scenic, il direttore di Mkm Yachts, Saša Cokljat, e la direttrice generale di Tre Maggio 1905, Vjera Maric. A pesare sulla commessa è stata la nave da crociera polare Scenic Eclipse II, approntata a Cantrida e del valore di 160 milioni di euro. La consegna era infatti avvenuta alcuni mesi prima di quanto pianificato, il che aveva impressionato favorevolmente il management di Scenic e della sua azienda figlia. La posa della chiglia, è stato detto, è prevista entro la fine di quest’anno.
Dopo anni, anzi decenni, di pesante crisi, la cantieristica navale a Fiume sembra essersi incamminata su una buona strada. Al termine dell’appuntamento, Moroney ha voluto sottolineare l’ottima collaborazione instauratasi tra Scenic, governo croato e Tre Maggio, che ha portato ad una reciproca fiducia tra le parti. «Ricordo che prima del via alla cooperazione – ha ricordato Moroney – il primo ministro Plenković pretese si rispettassero due condizioni. La prima era che la costruzione non oberasse il bilancio statale e la seconda che si utilizzassero le risorse croate, quanto a manodopera e prodotti. Lo abbiamo fatto».
Un’ottima notizia, seppure ufficiosa, riguarda la vendita di Tre Maggio 1905, procedimento già cominciato. Ci sarebbero infatti diversi potenziali acquirenti.