CONTI: "Totti è stato un fenomeno della Roma, io vengo dopo"
RAI UNO - Ospite del programma 'Vieni da me' in onda sull'emittente pubblica, Bruno Conti, ex calciatore e attuale dirigente della Roma, si è raccontato tra vita sportiva e vita privata, rivivendo anche i passaggi più importanti della sua carriera in giallorosso. "Dato che ne ho segnati pochi, non me li ricordo...(ride, ndr). Ero più uomo assist, basta chiedere a Paolo Rossi o al bomber Pruzzo, che ne sanno qualcosa", così racconta Conti mentre gli mostrano in un video il suo primo gol il 30 gennaio 1977. "Il numero 7 mi ha portato bene, ma anche il 16...Ho esordito con la Roma poi sono andato in prestito al Genoa. Mio padre è romanista sfegatato e quando gli ho detto del prestito al Genoa non mi ha rivolto la parola. Questo per far capire cosa significa la Roma per lui". " Totti mio erede? E' stato un fenomeno di questo club, ha battuto tutti i record. E' stato il massimo, io vengo dopo".
Sul baseball: "Io ho la fortuna di vivere a Nettuno, dove ho giocato d’estate a baseball: mio zio era il custode comunale di Nettuno, io con la scusa di andare a trovare mio cugino ho colto l’occasione. Prima di andare alla Roma, ero un ottimo lanciatore, ero bravissimo: mi cercarono anche dall’estero, mi voleva il Santa Monica. Due anni dopo mi ha preso la Roma calcio".
Un ricordo anche di Enzo Bearzot, ct dell'Italia con cui Conti vinse i Mondiali nel 1982: "E' il mio secondo papà. Prima del Mondiale ho avuto un infortunio, lui mi assicurò che sarei stato titolare". E sull'allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, e la presenza in Spagna: "Uno spettacolo, è stato un viaggio indimenticabile in aereo, presenza molto importante".
Un pensiero sui figli, entrambi calciatori: "Non ho mai imposto niente, è venuto spontaneo: gli è sempre piaciuto. Andando avanti, per loro è stato anche un cognome pesante, ma penso di avere soddisfazioni: Andrea ha avuto sfortuna, era più forte di me e di Daniele. Daniele ha battuto tutti i record del Cagliari, ora fa il responsabile della Primavera e guai a chi gli tocca Cagliari. Son contento perché ha messo a tacere tanta gente, i paragoni sono stati tanti".